Sicilia superstar sulla stampa inglese
- Arance dell’Etna, così buone da piacere anche al Guardian.
- I “frutti speciali” prosperano nel microclima intorno al vulcano.
- Polpa rossa e tante proprietà benefiche: ecco cosa le rende uniche.
E dopo la Sicilia delle spiagge, è la volta di quella della frutta autunnale. Ogni stagione ha le sue eccellenze, così il Guardian ha deciso di tornare a visitare la nostra terra per fare un pieno di vitamina C. Ad attirare la stampa inglese, in questo caso, sono le straordinarie arance dell’Etna, “frutti speciali” che “prosperano in un microclima unico” intorno al vulcano.
Il nome inglese “blood orange“, cioè “arance sanguinelle”, deriva dalla caratteristica polpa di colore rosso, prodotta dall’antocianina presente nel frutto. “Questi pigmenti sono anche apprezzati come potenti antiossidanti che, insieme ad un alto contenuto di vitamina C, danno alle arance enormi benefici per la salute”, spiega la testata britannica.
Arance dell’Etna, il frutto di un microclima unico
La stampa inglese, in particolare, si concentra sulle caratteristiche del vulcano e del suo clima: “Il microclima unico dell’Etna è fondamentale per la coltivazione di arance rosse di alta qualità. In inverno, l’area intorno al vulcano è calda durante il giorno, intorno ai 15°C (59F), ma di notte le temperature possono scendere appena sotto lo zero per circa un’ora. Quel tuffo freddo è essenziale per far “arrossire” il frutto con il pigmento di antocianina e aiuta anche a rendere dolce il frutto. Gli aranci prosperano anche sul ricco suolo vulcanico intorno all’Etna”.
Una qualità ufficiale, a tutti gli effetti: “A riconoscimento della qualità dell’arancia rossa di Sicilia e del particolare ambiente in cui cresce, il frutto è stato insignito del pregiato standard UE di Indicazione Geografica Protetta. In effetti, le arance sono così speciali che tre anni fa è stata scoperta una frode quando le arance rosse di qualità inferiore provenienti dal Sud Africa sono state spacciate con l’etichetta siciliana IGP. La frode è stata debellata utilizzando tag hi-tech per rintracciare le arance autentiche”.