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Il Consorzio dell’Arancia Rossa IGP si schiera tra i partner di spicco del progetto “Un concentrato di energia fresca”, un’iniziativa lanciata dal MAAS di Catania (Mercati Agro Alimentari Sicilia). L’obiettivo? Educare i giovani a un’alimentazione sana e promuovere stili di vita equilibrati.

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Il progetto punta sugli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, con un focus particolare sull’IIS Fermi-Eredia di Catania, indirizzo Agrario e Alberghiero. Qui, sotto la guida della dirigente scolastica Giuseppina Lo Bianco e della docente Leda Morana, responsabile del progetto e esperta di Scienza e Cultura dell’Alimentazione, gli studenti scoprono i vantaggi di un consumo consapevole. L’iniziativa valorizza le bevande salutari a base di frutta fresca di stagione, proveniente da filiere locali, come alternativa nutriente e sostenibile.

Parola al consorzio

Gerardo Diana, presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, spiega con chiarezza la missione: “La promozione di una cultura alimentare fondata sul consumo di alimenti e bevande di alto valore nutrizionale, in sinergia con uno stile di vita sano, rientra in pieno tra le missioni che il nostro consorzio di tutela si propone e promuove”. Diana sottolinea l’impegno costante del Consorzio: “Già negli anni scorsi siamo stati impegnati in una partnership con altri studenti perché siamo convinti che sensibilizzando le nuove generazioni si possa veicolare un messaggio volto a favorire scelte alimentari responsabili e sostenibili, dal punto di vista ambientale, per il benessere fisiologico dell’organismo e l’equilibrio dell’ecosistema”. Il progetto si inserisce in una strategia di lungo corso, che lega la tutela di un prodotto simbolo della Sicilia alla crescita di una consapevolezza diffusa.

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Fasi e obiettivi del progetto

L’iniziativa si sviluppa da febbraio a giugno e si articola in due momenti chiave. La prima fase punta sulla formazione: gli studenti approfondiscono i benefici delle bevande a base di frutta fresca, ricche di vitamine, sali minerali e composti bioattivi naturali. In aula, i ragazzi ideano cocktail salutari, mettendo alla prova creatività e conoscenze. La seconda fase porta il progetto nella quotidianità scolastica: durante gli intervalli, le spremute di frutta fresca sostituiscono le bevande zuccherate o alcoliche. Questa scelta pratica mira a incentivare un’alimentazione equilibrata, offrendo alternative che uniscono gusto e salute. Il percorso non si limita a una sperimentazione temporanea: aspira a cambiare le abitudini alimentari dei giovani, valorizzando la produzione agroalimentare locale e la qualità nutrizionale dei prodotti.

Un cambiamento duraturo

Il cuore del progetto batte per un obiettivo ambizioso: lasciare un segno nelle scelte alimentari dei ragazzi. “L’iniziativa mira a generare un cambiamento duraturo nelle abitudini alimentari dei giovani, promuovendo un modello di consumo responsabile e sostenibile favorendo la riscoperta e la tutela delle risorse locali”, afferma Diana. Il presidente aggiunge: “Al contempo intendiamo generare una cultura della consapevolezza che vada oltre la durata del progetto, influenzando le scelte future degli studenti anche al di fuori dell’ambito scolastico”. L’educazione non si ferma alla teoria: gli studenti acquisiscono competenze pratiche, utili anche in ambito professionale, e diventano ambasciatori di uno stile di vita sano. L’approccio critico al consumo di alimenti e bevande si rafforza, con un occhio alla sostenibilità e al benessere.

Un’eredità per il futuro

Il progetto “Un concentrato di energia fresca” non si conclude con l’ultima campanella di giugno. Gli organizzatori vogliono che i semi piantati germoglino nel tempo, trasformando le nuove generazioni in consumatori informati. Gli studenti dell’IIS Fermi-Eredia, grazie a questa esperienza, non solo imparano i principi di una nutrizione consapevole, ma sviluppano abilità che potranno spendere nel mondo del lavoro, specialmente nei settori agrario e alberghiero. L’iniziativa del MAAS e del Consorzio dimostra come l’educazione alimentare possa intrecciarsi con la valorizzazione del territorio, creando un circolo virtuoso che unisce salute, ambiente e identità locale.

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