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Archeologia, recuperato il relitto di una nave romana a Marausa

Il lungo e complesso processo di recupero di una nave romana risalente al III secolo d.C. è giunto alla sua conclusione nei fondali di Marausa, nel territorio di Misiliscemi, a pochi chilometri da Trapani. Questo eccezionale ritrovamento rappresenta un evento di grande importanza archeologica e storica.

Una Nave Ben Conservata

Il relitto della nave è stato individuato a circa 100 metri dalla riva e a una profondità di soli 2 metri. Sorprendentemente, la nave è in condizioni eccezionali, considerando che è rimasta sommersa per più di 1.700 anni. La sua struttura è stata ben conservata e il relitto ospita un carico che comprende contenitori da trasporto e una vasta gamma di oggetti d’epoca.

Il Recupero dei Reperti

Durante i lavori di recupero, sono state recuperate numerose anfore e altri reperti di notevole pregio e fattura. Questi preziosi oggetti sono stati trasferiti presso il Museo archeologico Baglio Anselmi di Marsala per il primo trattamento conservativo. Il ritrovamento di così tanti reperti preziosi offre una preziosa finestra sul passato e può rivelare dettagli significativi sulla vita e il commercio marittimo dell’epoca romana.

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L’Operazione

I lavori di recupero hanno richiesto una pianificazione e un’attuazione meticolosa. Dopo la prima fase di scavo e documentazione, sono state intraprese le operazioni per il recupero del carico. Una delle fasi più delicate è stata la messa in sicurezza del relitto, utilizzando reti e tessuti, seguita dall’ingabbiamento dello scafo in una struttura metallica appositamente costruita. Questa operazione ha consentito di sollevare l’intero relitto senza danneggiarlo.

In precedenza, lo scafo era stato protetto e avvolto in strutture appositamente modellate per il trasporto via mare dal luogo del ritrovamento fino al porto di Marsala.

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Recuperata la nave romana “Marausa 2” from Tp24 on Vimeo.

Conservazione e Musealizzazione

Il relitto della nave, noto come “Marausa 2”, verrà ora trasferito al Museo Baglio Anselmi, dove sarà immerso in una piscina con acqua dolce. Qui, sarà sottoposto a un processo di desalinizzazione per rimuovere il sale marino accumulato nel corso degli anni. Successivamente, il relitto sarà sottoposto a un trattamento conservativo di consolidamento e restauro nei laboratori del museo.

Una volta completata la conservazione, la nave “Marausa 2” sarà musealizzata insieme al suo carico e ospitata in una struttura museale, attualmente in fase di individuazione nella provincia di Trapani. Questo permetterà al pubblico di ammirare questa straordinaria testimonianza del passato marittimo romano e di scoprire i segreti che questa nave potrebbe ancora svelare sulla storia dell’epoca.

Redazione