È stato arrestato in Uruguay il boss della 'ndrangheta Rocco Morabito, latitante da ben 25 anni. Il 51enne era inserito da tempo nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità, insieme tra gli altri a Matteo Messina Denaro. Morabito è stato preso in un hotel a Montevideo ma viveva nella località di Punta del Este e aveva un documento falso brasiliano con il quale aveva poi ottenuto la carta d'identità uruguaiana. Nato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, nell'ottobre 1966, viveva in Uruguay da una decina d'anni ed "era uno dei dieci mafiosi più ricercati in Italia".
Il boss della 'ndrangheta sarà estradato in Italia, rende d'altra parte noto il ministero dell'Interno di Montevideo, ricordando che insieme a lui è stata arrestata una donna angolana con passaporto portoghese che sarebbe la moglie. Nell'operazione che ha portato all'arresto la polizia uruguaiana ha confiscato tra l'altro 13 cellulari, una pistola, 12 carte di credito, assegni in dollari e 150 foto carnet con il viso del detenuto. Tramite un provvedimento di cattura "rosso" dell'Interpol, Morabito è accusato di aver fatto parte tra il 1988 e il 1994 di un gruppo del narcotraffico con il quale organizzava il trasporto della droga in Italia e la distribuzione a Milano.
Il ministero dell'Interno uruguaiano cita i casi del traffico "nel 1993 di 32 kg di cocaina in Italia, operazione fallita a causa della cattura in Francia di un trafficante, e di 592 kg nel 1992 dal Brasile all'Italia, droga confiscata in quest'ultimo paese". Non marginale un'operazione l'anno successivo con 630 kg di cocaina. "Dopo sei mesi di intense attività d'informazione e intelligence è stato accertato" che Morabito aveva ottenuto "documenti uruguaiani presentando documenti brasiliani con il nome di 'Francisco Capeletto'", ha precisato il ministero, sottolineando che l'arresto è avvenuto "in un hotel del centro di Montevideo".