Il torrone di Caltanissetta è un prodotto storico del territorio
Non tutti sanno che il torrone è un dolce tipico dell’area di Caltanissetta. Da queste parti saper fare il torrone è considerata una vera e propria arte che si tramanda di padre in figlio. Fino agli anni cinquanta Caltanissetta poteva vantare la presenza attiva di ben otto torronifici e non a caso ad attestare il valore di questo prodotto e la sua storicità ci pensa l’Esposizione Generale Italiana del 1884, dove proprio un Nisseno, il signor Salvatore Amico, fu premiato con la medaglia d’argento per il miglior prodotto della categoria “Torroni e Panforte”, e per la stessa categoria la medaglia di bronzo è stata assegnata a Luigi Giannone sempre di Caltanissetta mentre l’encomio è stato riconosciuto a Giuseppe Infantolino. Un cascata di premi che ha lasciato di stucco i colleghi di Cremona, Piemonte e Siena.
Oltre alla maestria dei torronai a decretare il successo del Torrone di Caltanissetta, allora come oggi, è l’eccellente qualità delle materie prime utilizzate, tutte provenienti dal ricco territorio circostante. L’entroterra siciliano è infatti famoso per le sue mandorle e i suoi pistacchi e per la produzione di ottimo miele.
La tradizione del torrone di Caltanissetta rappresenta un grande patrimonio storico e culturale che rischia però di essere dimenticato, sono molti i torronifici storici che nel corso degli anni hanno abbandonato la loro attività e, anche se alcuni giovani si appassionano all’antica lavorazione del torrone, questa tradizione rischia di essere soppiantata da produzioni industriali e dallo strapotere delle multinazionali alimentari.
“Turruni, il festival del Torrone di Caltanissetta” dal 14 al 16 dicembre con un programma fitto di appuntamenti, assaggi, musica e spettacoli celebrerà la storia del torrone siciliano riaccendendo un faro sul patrimonio culturale ed economico legato alla rinomata produzione di questo dolce sul territorio.
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