Il mistero negli occhi di una donna dalla figura androgina, la scogliera, a strapiombo su una gola frastagliata e buia, echeggia e ingoia spuma e voci, lontane e profonde. Il ritratto di una figura che tende all’infinito e i nudi dei giovani che tanto ricordano quelli ritratti a Taormina nel 1910 dall’artista tedesco Wilhelm von Gloeden.
Sono soltanto alcuni dei venti dipinti, per lo più inediti, esposti nella mostra “Non è mai come appare“ dell’artista palermitano Giuseppe Vassallo, curata da Francesco Piazza, che sarà inaugurata sabato 19 novembre alle 17.30 e che rimarrà allestita fino al 10 dicembre negli spazi della Galleria La Piana Arte Contemporanea, in via Isidoro La Lumia, 79, a Palermo.
Un viaggio attraverso una narrazione che indaga il rapporto intenso che intercorre tra l’artista e il mondo della fotografia e del cinema, da sempre fonti di ispirazione del suo lavoro.
“La realtà non è mai come la si vede: la verità è soprattutto immaginazione, scriveva Magritte. La ricerca di Giuseppe Vassallo – spiega il curatore della mostra Francesco Piazza – si fa pittura in funzione di questo processo che ha nel paradosso il suo valore più intrigante e creativo, mettendo in scena brani di esistenze comuni le cui cariche espressive, ed emotive, si realizzano nella sospensione temporale e nell’attesa del dopo. Il suo lavoro è permeato dall’urgenza di indagare la natura dei rapporti umani e utilizza il legame privato e solitario che da sempre ha instaurato con la “materia analogica” della fotografia, per catturare l’attimo esatto, necessario perché essa si trasformi, come in un processo alchemico, in altro. La pittura di Vassallo si fa racconto sospeso nel tempo e nello spazio, attraverso l’uso sapiente e mai ridondante di intervalli cromatici alternati a grigi e neri, ricordo di quella materia analogica che permane come memoria e contrappunto per la ricerca costante di equilibrio nella complessità”.
Giuseppe Vassallo, nasce a Palermo nel 1970. Dopo la laurea in Progettazione Allestimenti all’Accademia di Belle Arti della città, termina gli studi nel 2018 specializzandosi in Grafica d’Arte. Parallelamente, collabora con diverse gallerie e partecipa attivamente a varie collettive in Italia (Sicilia, Toscana, Campania) e all’estero (Austria, Ungheria). Nel dicembre 2018 compie una residenza a Budapest all’Istituto italiano di Cultura in collaborazione con la Várfok Galérie.
La mostra sarà fruibile da lunedì a sabato (escluso il mercoledì mattina) 10.30-13 / 16.30-20.00