Prosegue il successo di visitatori e di risonanza mediatica per il museo en plein air “Percorsi Visivi”. Nato nel cuore del Belìce per celebrare la memoria attraverso la forza rigeneratrice dell’arte, il museo continua ad arricchirsi, ospitando opere di artisti di fama internazionale.
Dopo aver accolto figure di spicco come il maestro Bruno D’Arcevia, fondatore della Nuova Maniera Italiana, e Bruto Pomodoro, figlio del noto artista Giò Pomodoro, ora “Percorsi Visivi” ospita cinque opere del maestro Gianbecchina.
Cinque gigantografie del pittore di Sambuca di Sicilia narrano la bellezza dei volti degli uomini e delle donne siciliane. Queste opere rappresentano la civiltà contadina, fondata sul duro lavoro della terra. I volti raffigurati appartengono alla terra del Belìce, un popolo che ha attraversato immensi dolori e che nell’arte ha trovato uno strumento per rinascere a nuova vita.
Le cinque opere selezionate dal critico d’arte Prof. Tanino Bonifacio offrono un percorso di realismo lirico. Il maestro Gianbecchina omaggerà il museo con il suo personale tratto linguistico, fatto di volti duramente segnati dalla fatica e di gesti pieni di amore.
Gianbecchina aderì a “Corrente”, il grande movimento artistico milanese degli anni ’40, composto da critici e pittori che rifiutavano il formalismo e la retorica del Novecento.
L’esposizione ha ottenuto i prestigiosi patrocini dell’Accademia di Sicilia e dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, oltre al prezioso contributo del Comune di Montevago.