Non sono più giovani, sono siciliani e sono artigiani: due eccellenze del vetro e dell’argento in viaggio tra Palestina e Israele, per salvare una Basilica.
Chi l’ha detto che l’artigianato è morto? Per Calogero Zuppardo e Piero Accardi, l’artigiano ricomincia dall’Est, da Israele. Tre anni di viaggi e un sapiente lavoro di restauro, da artigiano del vetro il primo e dell’argento il secondo, per portare ad antico splendore diversi pezzi di pregio della storia di Terra Santa. Più che paura molta emozione, in un’area del mondo che ancora porta i segni di una lunga e straziante guerra, ma che soprattutto è la culla del Cristianesimo.
Tre anni tra il monte Tabor e Gerusalemme, fino al mar Morto: poche settimane per completare il restauro delle vetrate della basilica della Trasfigurazione, a pochi chilometri da Nazareth, poi a Gerico, per salvare le vetrate dell’abside della chiesa del Buon Pastore, poste in territorio palestinese. L’ordine dei Frati Minori ha assoldato due dei migliori artisti di Palermo per salvare anche la finestra a vetri della biblioteca della Custodia di Terra Santa, un lavoro meticoloso che per Calogero Zuppardo, fondatore dell’Opificio delle Arti, risale al 1966, quando era solo uno studente, e frequentava l’Istituto Statale delle Arti.
Fu sotto la guida e l’egida di Giuseppe Susani, il maestro con cui Zuppardo ha condiviso non soltanto una bella amicizia, ma anche una proficua relazione professionale, che l’artista del vetro si dedicò alla ricostruzione del suo paese natìo, Camporeale, in quegli anni distrutto dal terremoto della Valle del Belice, insieme ad altri paesi e cittadine minori. Fonda la pro-loco, di cui rimane presidente fino al 1990: sotto il suo ombrello vengono organizzati convegni, mostre d’arte, laboratori, che convogliano e incoraggiano i professionisti nell’arte dell’intaglio del legno, e gli agricoltori impegnati in campo biologico.
Nel 1984 partecipa a Studio Iride e nel 1990 fonda l’Associazione “Il Baglio”; molte sono in questo periodo le esperienze, sia pubbliche che private, che coinvolgono, in un lavoro fatto di passione e perizia, il restauro delle vetrate di diversi edifici religiosi d’Italia. Inizia così la collaborazione con Americo Mazzotta, e nel 2001, a Vienna, prende vita un gruppo di collaborazioni internazionali per l’enunciazione dell’arte sacra cristiana a Vienna; insieme a Georg Stein, coordinatore del gruppo di artisti, c’è anche il Cardinale Cristoph Schönborn, e lo scultore spagnolo Angel Luis Schattl Navarro.
Dal 1994, segue il Corso di Arte e di Iconografia Cristiana, un itinerario culturale ed ecclesiale che coinvolge le città di Cefalù, San Martino delle Scale, Roma, Vienna e Venezia. Dal 2002 restaura vetrate e realizza oggetti in vetro con l’Opificio delle Arti, in collaborazione societaria e operativa con altri artisti e artigiani del luogo.
Con lui in Terra Santa anche Piero Accardi, per restaurare la parte metallica della preziosa vetrata d’ingresso della Basilica sita su monte Tabor; un lavoro per cui l’artigiano ha ricevuto il plauso di Pierluigi Pizzaballa, padre Custode di Terra Santa, nonché il commento del sindaco della sua Palermo: «Questo è motivo di orgoglio per l’intera città e per gli argentieri – ha commentato Leoluca Orlando – che a Palermo da molti secoli sono custodi di un mestiere che coniuga la cultura con la passione, valore che è ancora una volta riconosciuto anche a livello internazionale.»
Autore | Enrica Bartalotta