I tre esemplari sono arrivati a Pantelleria.
- L’asino pantesco fa ritorno nella sua isola.
- Gli animali sono stati sistemati nel Centro Visita del Parco Nazionale a Punta Spadillo.
- Provengono dall’allevamento dell’ex Azienda Regionale Foreste “San Matteo” di Erice.
Pantelleria conta tre nuovi abitanti, tutti e tre davvero particolari. Si tratta, infatti, di esemplari di asino pantesco, sistemati nella loro nuova dimora presso il Centro visita del Parco Nazionale a Punta Spadillo. Provengono dall’allevamento dell’ex Azienda regionale Foreste “San Matteo” a Erice. Qui, dal 1989, è partito un progetto pilota per la ricostituzione della razza asinina pantesca consentendo, nel 2006, l’iscrizione al registro anagrafico delle razze equine di questo asino, che era ormai in via d’estinzione. Conosciamo meglio i dettagli.
L’asino pantesco torna nella sua isola
Tornano a Pantelleria uno stallone e più riproduttrici, mentre un’esemplare femmina sta partecipando all’impresa “Woodvivors“. Si tratta di un viaggio di 2.500 chilometri, dalla Perla Nera al Piemonte, lungo il Sentiero Italia. Un particolarissimo trekking ideato da Francesco Paolo Lanzino e patrocinato, tra gli altri, dal Parco Nazionale. Al termine del viaggio l’asina pantesca chiamata Iris raggiungerà il suo gruppo a Pantelleria. Gli asini panteschi sono stati reintrodotti nell’Isola grazie ad un accordo sottoscritto lo scorso aprile a Palazzo Orléans, dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Toni Scilla, il direttore del dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale, Mario Candore, e il direttore del Parco nazionale di Pantelleria, Antonio Parrinello, alla presenza del presidente del Parco, Salvatore Gabriele, e il direttore generale del dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta.
Si tutela così la presenza in Sicilia dell’asino pantesco, una razza preziosa che rischiava di perdersi per sempre. “Questo progetto – si legge in una nota – pone al centro la tutela, la conservazione e la valorizzazione dell’asino pantesco che torna così a popolare un habitat a cui appartiene di diritto e che si arricchisce in termini di biodiversità”. Photo by Ansgar Scheffold on Unsplash.