Di Nando Cimino
Siamo ormai prossimi alla stagione invernale le temperature si sono abbassate sensibilmente, ed è quindi cosa del tutto naturale che possa capitarci di starnutire. Ma secondo le antiche credenze popolari della nostra Sicilia, anche lo starnuto aveva i suoi significati; strani se volete, curiosi magari, ma che in qualche maniera potevano pure condizionare la vita dei nostri antenati. Starnutire per esempio nel giorno di Natale od a Capodanno era foriero di buone notizie o di situazioni positive. Sareste stati addirittura molto fortunati se vi fosse capitato di starnutire nelle giornate di domenica. Ai bambini che starnutivano, per propiziar loro una vita serena, si era soliti dire: Gesuzzu e Maria.
Ma la cosa che secondo me doveva agitare particolarmente i sonni dei futuri sposi non era il corredo, ne gli invitati, ne il mobilio o l’abito della sposa; bensì, udite udite, il fatto che, qualora al prete fosse capitato di starnutire durante la celebrazione del matrimonio, gli sposi sarebbero stati colpiti nel corso dello stesso anno da un grave evento luttuoso. Insomma roba da toccarsi gli attributi; con tutto il rispetto per i preti e per la chiesa. Oggi per fortuna queste superstizioni sono passate di moda; ma nel dubbio, qualora aveste deciso di sposarvi d’inverno, assicuratevi che il sacerdote non sia raffreddato o, in caso contrario, che prima di celebrare il vostro matrimonio si sia ben imbottito di antibiotici. Per la serie non sarà vero ma….chissà!