Un matrimonio idilliaco e un dono generoso: australiani vanno a Filicudi per sposarsi.L’isola incantevole e incontaminata dell’arcipelago delle Eolie, è stata il teatro di un romantico matrimonio tra una giovane coppia australiana, Isabelle Velzen Marshall e William Marshall. I due, senza legami ancestrali con l’area, ha scelto questo angolo di paradiso per celebrare il proprio amore.
Il matrimonio è stato celebrato nella casa dei genitori di William, Peter e Louise, che si sono innamorati di Filicudi sette anni fa. Dopo la cerimonia, gli sposi e i loro ospiti si sono recati a Pecorini, un pittoresco borgo marinaro di Filicudi. Qui, in un gesto che richiama le tradizioni del passato, la sposa è arrivata a dorso d’asino. L’orchestrina e un folto gruppo di parenti e amici, molti dei quali erano giunti dall’Australia, hanno seguito la coppia in questa speciale occasione. La celebrazione si è spostata presso “La Sirena”, con la wedding planner Louise Marshall e l’event planner Giusi Murabito di Filicudi Wedding&Events che hanno curato ogni dettaglio. Anche l’asinello, protagonista della giornata, ha partecipato alla festa.
Ma la generosità della comunità australiana non si è limitata alla celebrazione del matrimonio. La comunità degli isolani d’Australia ha donato un defibrillatore all’isola di Filicudi, un gesto di grande importanza che può salvare vite umane. Le famiglie Pinzone e La Cava, residenti a Melbourne, sono state particolarmente attive nell’organizzazione di questa iniziativa. Il delegato municipale Stefano Rando e il sindaco Riccardo Gullo hanno espresso parole di gratitudine per questo prezioso dono.
L’Australia è spesso definita l’ottava isola delle Eolie, in quanto ospita una comunità di ben 40.000 eoliani, ormai giunti alla quarta generazione. Ogni anno, sia a Melbourne che a Sydney, la comunità festeggia il patrono San Bartolomeo. Molti di questi eoliani, che hanno trovato fortuna nel continente australiano, tornano nella loro terra natia durante l’estate. Tuttavia, alcuni di loro lamentano il fatto di dover pagare come turisti per utilizzare gli aliscafi, sentendosi dimenticati dalla propria terra d’origine.
Foto notiziarioeolie.it