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L’uomo è, senza ombra di dubbio, la causa principale del cambiamento climatico. Fra le attività quotidiane che contribuiscono ad alimentare questo cambiamento, la principale è sicuramente l’uso dell’auto. Oggetto ormai divenuto indispensabile nella vita di tutti i giorni, è purtroppo un pericolo per la qualità dell’ambiente e, più in generale, per il nostro Pianeta. Scopri le ultime novità sulle auto che consumano di meno qui.

Agenti inquinanti e prodotti di scarto

I prodotti di scarto dovuti alla combustione sono molteplici, e tutti contribuiscono, in maniera marginale o preponderante, all’inquinamento ambientale. Il principale gas di scarico emesso è l’anidride carbonica (CO2), che pur non essendo inquinante contribuisce in maniera sensibile all’effetto serra e, quindi, al riscaldamento globale. Suo parente stretto è il monossido di carbonio (CO), gas estremamente pericoloso e letale anche per l’uomo. Altri prodotti di scarto sono gli ossidi di azoto e il particolato, entrambi dannosi tanto per l’ambiente quanto per la nostra salute. È importante ricordare che non tutte le auto inquinano allo stesso modo, a causa del carburante usato (sia esso gas, benzina o diesel) e dei tragitti percorsi.

Come inquina un’auto

Oltre ai gas emessi dai tubi di scarico dei veicoli, un’auto inquina anche in altri modi. Alcune delle sue componenti infatti, in circostanze particolari ma non rare, contribuiscono all’inquinamento ambientale tanto quanto le emissioni gassose.

Olio motore, liquido antigelo e liquidi per frizione e freni sono fluidi con altissimo potere inquinante. Quando finiscono per strada, magari in seguito ad un incidente o a negligenza umana, essi vengono portati a valle dalle piogge, dove finiranno per contaminare il suolo o, nel caso di terreni particolarmente permeabili, nelle falde acquifere che confluiscono poi in pozzi o oceani, rappresentando una minaccia non indifferente per questi ecosistemi e per la nostra salute. Per questo è essenziale che professionisti e cittadini comuni portino queste sostanze in specifici punti di riciclaggio, dove possono essere smaltiti in sicurezza.

Gli pneumatici sono un’altra componente da non sottovalutare. La loro gomma è infatti altamente dannosa se abbandonata per strada, dove impiegherà più di un secolo a decomporsi e rappresenterà un grave rischio di incendio. 

Altro tipo di inquinamento che va a braccetto con l’uso delle autovetture è l’inquinamento acustico: i veicoli a combustione sono i principali responsabili dei suoni a volume sostenuto che, in particolare nelle zone ad alta intensità di traffico, possono causare danni alla salute di chi vi abita, scatenando episodi di stress e nervosismo.

Cosa fare per migliorare la situazione

Le soluzioni che possiamo adottare per inquinare meno sono molteplici e vanno dai piccoli sforzi quotidiani ai grandi sforzi amministrativi. 

Usare meno la macchina ed usufruire di soluzioni più ecologiche come i trasporti pubblici o veicoli non a motore è sicuramente il primo passo da intraprendere. Un gesto che comporta il sacrificio di cambiare almeno in parte le nostre abitudini, ma che può fare la differenza sul lungo termine.

Se si è poi in procinto di acquistare un’autovettura, è possibile prendere in considerazione l’idea di comprare un’auto elettrica. Il costo di queste ultime si è sensibilmente abbassato negli ultimi anni grazie all’avvento di nuove tecnologie e ai crescenti investimenti in ricerca e sviluppo delle case automobilistiche che stanno sentendo la pressione crescente di movimenti socio-culturali e nuove normative internazionali. È il caso della nuova normativa europea che sancisce il divieto, a partire dal 2035, di immatricolazione e vendita di vetture a combustione.

Nuovi modi di pensare la mobilità

In ultimo, per cambiare davvero la situazione, è fondamentale ripensare il modo in cui concepiamo oggi la viabilità su strada. Il modello di auto privata che abbiamo perpetrato fino ad oggi sta divenendo sempre meno sostenibile sia in termini ecologici che economici. Il crescente costo del carburante, la diminuzione dei combustibili fossili e una tassazione sempre maggiore da parte delle istituzioni che mira a disincentivare l’uso di auto a combustione, saranno fattori fondamentali che influenzeranno il mercato automobilistico dei prossimi anni. 

In tal senso, è possibile che il mercato viri verso un modello che veda la mobilità con un servizio e non più come un bene, in modo da ottimizzare le emissioni e ridurre al minimo il carico energetico per passeggero. Ciò sarà reso possibile da tecnologie sempre più presenti nella vita di tutti i giorni, come intelligenze artificiali, internet of things, machine learning ecc. Tutto ciò porterà a migliorare non solo la nostra visione di trasporto, ma anche la nostra salute e l’ambiente in cui viviamo.

Auspichiamo pertanto che questi cambiamenti arrivino presto e col favore della massa, che nella sua lungimiranza possa abbracciarli senza fare resistenza poiché ha compreso il danno che ha comportato fino ad oggi uno stile di vita altamente inquinante come quello odierno.

 

Fonti:

https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/02/14/stop-auto-inquinanti-dal-2035-cosa-prevede-lue_a7e5a932-472f-432d-961b-5de69f2d4464.html

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/09/28/news/emissioni_auto_i_numeri_reali_sono_mediamente_piu_alti_del_50-367661078/