Il viaggio alla scoperta della lingua siciliana e delle sue parole più belle, ci porta oggi a conoscere da vicino un verbo molto particolare. Questo verbo siciliano viene citato spesso e volentieri, nei contesti più disparati. É una di quelle parole siciliane con tanti significati che, a seconda delle occasioni, può trasformarsi: Azzizzare.
Sapete che molte parole in siciliano sono come dei camaleonti? Rimangono identiche, ma mutano significato per adattarsi ai contesti. Questo è soltanto uno degli infiniti aspetti che rendono il siciliano, una lingua antichissima e preziosa, molto affascinante.
Avrete sicuramente sentito o utilizzato il verbo azzizzàre. Se non l’avete mai sentito, allora vi siete persi qualcosa di molto interessante! Il primo significato è quello più strettamente connesso alla sua origine: “vestirsi eleganti“. Un po’ come “mettersi in tiro”, “farsi belli” per una qualche occasione speciale. Immaginate di dover andare a un appuntamento galante o a un incontro importante: ecco, in quel caso dovreste azzizzarvi per bene.
Il verbo deriva dall’aggettivo “zizzu“, cioè “elegante”. A sua volta, l’origine è nell’arabo “aziz”, che significa “caro”, “prezioso”, “splendido”. Se aziz vi suona familiare, avete fatto centro: da questa parola araba, infatti, deriva anche il nome della Zisa, il celebre e bellissimo castello che si trova a Palermo.
Il palazzo della Zisa (dall’arabo al-ʿAzīza, ovvero “la splendida”) sorgeva fuori le mura della città di Palermo. Michele Amari che, nella sua Storia dei musulmani di Sicilia, ne parlava così: «Guglielmo … rivaleggiando col padre … si mosse a fabbricare tal palagio che fosse più splendido e sontuoso di que’ lasciatigli da Ruggiero. Il nuovo edifizio fu murato in brevissimo tempo con grande spesa e postogli il nome di al-ʿAzîz, che in bocche italiane diventò «la Zisa» e così diciamo fin oggi».
Da un palazzo a una persona, il passo è breve. In realtà, esiste anche un altro significato per il verbo azzizzare. Ci sono parti della Sicilia viene inteso come “arrangiarsi” o “arrangiare“, “darsi da fare”, “trovare una soluzione”. In questo caso, potreste sentire dire una frase come: “La finestra era rotta e l’ho azzizzata come potevo”. Equivale, dunque, al farsi venire un’idea.