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Il caso baby squillo a Palermo si infittisce sempre di più. Dopo l'altisonante arresto di pochi giorni fa, fanno parecchio discutere le dichiarazioni della ragazza contenute nei verbali. Come si legge su "BlogSicilia", ci sono dettagli piccanti e per certi versi agghiaccianti:

"Il primo incontro l'ho avuto con un avvocato di nome Francesco con il quale siamo andati in un piccolo appartamento sito in via Ugo La Malfa. Prima di andare Dario lo aveva incontrato e aveva organizzato tutto… Ci siamo spostati in camera da letto e io ho cominciato ad avere un rapporto sessuale con Dario mentre l’uomo guardava e, successivamente, ho avuto un rapporto dapprima orale e successivamente completo anche con Francesco mentre Dario è rimasto lì. Alla fine, Francesco ha dato 200 euro a Dario.

Dario, prima di incontrare le persone, mi raccomandava di non dire il mio nome vero affinché non potessero rintracciarci e soprattutto di non dire che ero minorenne, pertanto mi presentavo con il nome di Naomi e dicevo di avere 19 anni. Ho incontrato quest’avvocato in quell’appartamento, che credo non fosse casa sua, tre volte, solo la prima volta Dario è stato presente al rapporto, le altre due, per volere di Francesco, Dario è rimasto fuori; una volta si è chiuso in bagno e la terza è rimasto in macchina. Da allora Dario ha cominciato a insistere affinché incontrassi altre persone, mi diceva che era tutto normale, che non c’era niente di male e che lui selezionava gli uomini affinché non mi facessero del male e che così potevamo mettere da parte i soldi per realizzare il mio sogno di andare in Giappone.

Successivamente Francesco mi ha messo in contatto con un altro uomo che noi chiamavamo 'birritta' perché portava sempre un berretto in testa. Questo 'birritta' diceva di essere uno delle forze dell’ordine, un poliziotto o un carabiniere e con lui avevo rapporti sessuali e orali in auto. Ho incontrato quest uomo tre o quattro volte. Una volta ci siamo incontrati presso il parcheggio 'Emiri' che è in via degli Emiri vicino alla Zisa, un’altra volta presso un parcheggio all’interno dell’ università di via delle Scienze, una volta all’interno del parcheggio di via Giotto.

Non so dire che tipo di macchina avesse anche perché veniva con auto diverse ed erano, a suo dire, macchine di servizio. Ricordo che erano di colore scuro e non avevano nessuna scritta. L’uomo teneva in auto una radio, forse di servizio. Aveva circa 45 anni. Per ogni rapporto mi dava 50 euro, che poi io consegnavo a Dario".

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, 'Birritta' è un agente e avrebbe dato un certo contributo alle indagini per alleggerire la sua posizione. Adesso gli investigatori della squadra mobile, che si occupano del caso della baby prostituta, sono al lavoro per individuare tutti i protagonisti della storia.