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Nel cuore di San Michele di Ganzaria, un piccolo paesino siciliano in provincia di Catania, c’è una dolce specialità che porta un nome insolito. Si tratta delle cosiddette “banane”, che è possibile trovare solo al Bar Nazionale di Filippo Gallina, attivo dal 1964.

Non si tratta di un frutto esotico, bensì di una vera perla della pasticceria locale, frutto di una tradizione familiare che si tramanda da generazioni e dal 2021 anche un brevetto registrato.

Questo dolce, la cui forma curva ricorda una banana, è stato perfezionato prima dal padre e poi dal figlio, che hanno saputo trasformarlo in una prelibatezza capace di sorprendere il palato, unendo influenze francesi e gusto siciliano.

Tutto è nato dall’idea di Saverio Cusumano, pasticcere e consulente del bar, che ha reinterpretato alcuni elementi dell’éclair francese, utilizzando la pasta bignè modellata in una forma allungata, simile a una banana, e farcendola con una crema.

Così nasceva l’embrione della “Banana” di San Michele di Ganzaria al Bar Nazionale, oggi un punto di riferimento della pasticceria sicula e una tappa obbligata per chi si trova da queste parti.

La “Banana”, come la conosciamo oggi, è composta da una soffice pasta choux, riempita con una crema leggera a base di pochi e semplici ingredienti: latte, farina e uova, che danno vita ad una versione ancora più raffinata della crema pasticcera.

Lorenzo Gallina, custode e innovatore della tradizione

Lorenzo Gallina, erede della pasticceria di famiglia, ha scelto di proseguire il percorso del padre e del nonno con dedizione e un tocco di innovazione.

Oltre a gestire il bar e il laboratorio, Lorenzo, pasticcere e creator digitale, ha anche arricchito la sua professionalità con corsi e relazioni con esperti del settore, diventando un vero e proprio interprete delle tecniche dolciarie tradizionali e moderne.

La “Banana” rimane il fiore all’occhiello del laboratorio, ma l’offerta si è ampliata grazie al suo costante lavoro di ricerca e sperimentazione, che unisce sapientemente antiche tecniche e innovazioni, sempre con un occhio di riguardo alla qualità delle materie prime e alla valorizzazione degli autentici sapori siciliani.

Il successo dei Gallina: qualità e accoglienza siciliana

La filosofia della pasticceria Gallina va oltre la semplice preparazione di dolci. Lorenzo ha eliminato i semilavorati, preferendo il lievito madre per i suoi lievitati e la lavorazione attenta delle sfoglie.

Ha ridotto gli zuccheri, rendendo le sue farciture più leggere, specialmente quelle a base di ricotta. Inoltre, Lorenzo utilizza solo frutta di stagione, abbattuta per garantirne la freschezza tutto l’anno, senza fare ricorso a prodotti esteri o di serra.

Questo approccio permette di mantenere vivi i profumi e i sapori locali, dando un tocco unico a ogni creazione. Chi varca la soglia del bar Gallina non trova solo una pasticceria, ma un vero angolo di ospitalità siciliana, dove tradizione e innovazione si incontrano per offrire un’esperienza autentica. Un luogo perfetto per una sosta gustosa e rigenerante, dove sentirsi accolti come in famiglia.

Banane di San Michele di Ganzaria: la ricetta

Ingredienti

Per l’impasto:

  • 1 litro di acqua
  • 1/2 litro di latte
  • 600 g di farina
  • 50 g di sale
  • 600 g di burro
  • Circa 40 uova

Per la crema:

  • 1 litro di latte
  • 350 g di zucchero
  • 5 tuorli
  • 100 g di amido
  • 50 g di farina
  • 50 g di burro
  • Vaniglia q.b
  • Aromi q.b

Preparazione

  1. Versare in una pentola acqua, latte, burro e sale, fare bollire, unire la farina e mescolare bene.
  2. Lasciare riposare il composto per 5 minuti, metterlo in planetaria, aggiungere le uova per una pasta morbida e modellare.
  3. Infornare a 250°C.
  4. Preparare una pastella con zucchero, farina, tuorli e amido.
  5. Scaldare il latte in pentola.
  6. Quando è ben caldo, aggiungere la pastella e mescolare fino a che la crema non si sarà addensata.
  7. Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire.
  8. Trasferire in planetaria, unire vaniglia, aromi, burro e mescolare per altri 5 minuti.

Foto da Facebook

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