131 gli istituti di credito europei posti sotto sorveglianza dalla Banca Centrale Europea per valutarne la situazione finanziaria. Il risultato? Che al 31 dicembre 2013 erano 25 le banche dichiarate non solide, tra cui anche Monte dei Paschi e Banca Carige. Che cosa significa per i piccoli risparmiatori, ovvero per i comuni cittadini? Te lo spieghiamo qui.
Se hai aperto un conto corrente o un conto deposito presso uno dei due istituti di credito qui citati, non dovrai preoccuparti di niente, perché la bocciatura della BCE non riguarda i tuoi conti ma i loro. Non è necessario che dunque ti precipiti a chiudere tutto. Tuttavia, perché non prediligere una banca più sicura? Cerca su internet, chiedi ai tuoi amici o famigliari; Altroconsumo inoltre, ti permette di conoscere qual è la banca più sicura; il servizio online è riservato agli iscritti.
Se hai acceso un mutuo presso uno degli istituti di credito succitati, non ti succederà niente. Anche se il tuo mutuo fosse a tasso variabile, perché le oscillazioni relative ai mutui a tasso variabile, non hanno niente a che vedere con la banca.
Se stavi invece pensando di aprire una trattativa relativamente all’apertura delle pratiche atte ad accendere un mutuo o a ricevere un prestito, farai meglio a far riferimento ad un istituto di credito che abbia risanato la sua situazione, che non sia dunque né Banca Carige né Monte dei Paschi; l’Associazione a difesa dei consumatori ti aiuta a capire qual è il mutuo migliore per te.
Possiedi invece un pacchetto azionario? Sei in possesso di un gruppo di obbligazioni? Per quanto riguarda le azioni e le obbligazioni, non c’è da stare tranquilli, meglio vendere, soprattutto se le obbligazioni sono di elevato valore. Il fatto che una banca non sia infatti stata definita solida dalla BCE, non significa che sia insolvente, ma potrebbe esserlo, magari a breve; significa cioè che non è in possesso della liquidità necessaria per sopperire ai rischi assunti nell’atto di concessione dei prestiti.
In seguito, potrai decidere se ricomprare i suddetti titoli, magari ad un prezzo più basso, ma per ora è meglio starne alla larga, e venderli se ne sei già in possesso. Sarà difficile infatti, a questo punto, che vi siano investitori pronti a voler prestare capitale alla tua banca per salvarla dal tracollo; meglio non rischiare i propri investimenti e mettersi al riparo.
Nessun problema invece per i fondi o conto titoli con azioni e obbligazioni di banche diverse; dal momento che le azioni e le obbligazioni che possiedi non sono a nome della banca presso cui possiedi il conto, non verranno utilizzati per pagare i suoi debiti. Tuttavia, un conto titoli potrebbe rallentare le pratiche di procedura di chiusura del conto, semmai volessi passare a un’altra banca per sentirti più al sicuro.
Autore | Enrica Bartalotta