Una nuova pagina per la città dello Stretto.
- Via le baracche da Messina: inizia l’iter per la riqualificazione urbana.
- Dopo tante illusioni, adesso gli abitanti possono davvero sperare di abitare in case normali.
- Un risultato raggiunto anche grazie al grande cuore di Nino Frassica e Mario Biondi.
Inizia un importante processo di riqualificazione urbana per la città di Messina, che potrà finalmente dire addio alla baraccopoli sorta nel 1908, per ospitare gli sfollati del sisma. Intere generazioni vi hanno vissuto, in condizioni di forte degrado, ma adesso quegli abitanti possono sperare di vivere nei prossimi anni in case normali. Lo Stato ha stanziato 100 milioni di euro per le baracche di Messina: si tratta di una svolta storica, nata dall’approvazione di un emendamento governativo. A rendere possibile questo importante cambiamento anche l’impegno di Nino Frassica, cui si è unito anche il cantante Mario Biondi. Due siciliani doc, che hanno fatto qualcosa di concreto per la Sicilia. L’iniziativa ha aiutato direttamente le famiglie, con azioni di solidarietà, ma ha anche sensibilizzato istituzioni e opinione pubblica. Ecco come.
Via le baracche da Messina, l’importanza della solidarietà
Mario Biondi, nel suo album “Dare”, ha dedicato un brano alle persone della baraccopoli, intitolato “Show Some Compassion”. La canzone è cantata in sinergia con diversi artisti, tra cui Enzo Avitabile, Annalisa Minetti, Dodi Battaglia, Alain Clarke, Sarah Jane Morris, Luna, Omar e Chuck Rolando. I proventi discografici del brano saranno devoluti all’agenzia comunale A.Ris.Mè per il risanamento e riqualificazione delle baracche di Messina. L’iter per la riqualificazione è solo all’inizio, ma rappresenta un passo estremamente significativo, perché è da oltre 100 anni che si aspetta un cambiamento di questo calibro. Le circa 3mila famiglie che vivono nella baraccopoli dovranno aspettare una serie di step burocratico-amministrativi e i lavori di ricostruzioni: si tratta di una popolazione complessiva di oltre 8mila persone. L’auspicio è che i lavori siano veloci. Ecco qual è la storia di queste baracche.
Nino Frassica, un siciliano dal cuore d’oro
Le baracche di Messina nascono in seguito al tremendo terremoto del 1908. Fu il più disastroso sisma del Novecento in Europa. Le conseguenze sulla città siciliana dello Stretto e su Reggio Calabria furono disastrose: Messina venne praticamente rasa al suolo e, ai danni del sisma, si aggiunsero quello del maremoto. Alcuni sopravvissuti si costruirono delle baracche: avrebbero dovuto essere una soluzione temporanea e nessuno avrebbe immaginato che quella baraccopoli sarebbe diventata permanente, superando anche il secondo sisma. Ne è nato un vero e proprio quartiere “abusivo”, privo di servizi essenziali e in condizioni igienico-sanitarie drammatiche. Durante la pandemia da Covid-19 è emersa una volta di più l’esigenza di trovare una soluzione. Grande visibilità è stata data alla vicenda dall’azione del celebre attore e comico Nino Frassica. Con un video carico di umanità, Frassica ha messo in evidenza la situazione della baraccopoli messinese, in cui vivono anche persone ammalate, anziani, disabili e bambini. Da lì è partita una catena di solidarietà che ha portato i suoi risultati.