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Per 24 mesi un 70enne italiano ha percepito in maniera indebita un totale di 12.000 euro di pensione sociale. Gli investigatori hanno scoperto che in quei 2 anni viveva a Santo Domingo e non in Italia. A quel punto l'Inps ha bloccato l'erogazione. In più la polizia ha denunciato diverse persone, sia italiane sia straniere, per storie di documenti falsi per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno e per ottenere aiuti pubblici senza averne diritto.

​Nell'indagine sono finiti 10 migranti pakistani: avevano allegato alla domanda di rinnovo una comunicazione di falsa ospitalità e sono stati indagati per falso. Nel mirino anche 4 ghanesi che, al loro primo ingresso clandestino in Italia, avevano dichiarato falsamente di essere di nazionalità centro-africane dove sono in atto guerre civili come Liberia e Sierra Leone al fine di ottenere lo status di rifugiati politici. 

Denunciata alla Procura di Treviso una cittadina romena che, per ottenere la residenza in un comune della provincia di Treviso, ha presentato dei documenti relativi a una assunzione come impiegata in una società di servizi veneziana. In realtà non aveva mai svolto quell'occupazione ed è stato indagato anche il compiacente datore di lavoro. Per ottenere la residenza è necessario infatti avere risorse economiche sufficienti. 

La polizia ha poi individuato una donna di 40 anni di Udine, titolare di una ditta di pulizie che aveva assunto per finta 4 stranieri, due cinesi, un tunisino e un albanese. Quando questi ultimi sono andati a chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno, hanno allegato i contratti di lavoro, però mai svolto. La donna aveva fatto le finte assunzioni per lucrare sugli stranieri: in un caso è stata pagata da uno di loro 3.000 euro. A finire nei guai per questa vicenda anche due italiani di 39 e 46 anni.