In esposizione al Real Albergo dei Poveri, all’interno della mostra “Gli Etruschi a Palermo” – Album http://goo.gl/d7uYzJ
Questa bellissima testa di figura mostruosa, un satiro o un centauro con orecchie di cavallo, è un esempio di arte etrusca della fine del VI secolo a.C. e si trova a Palermo dal 1866, come tutta la collezione Casuccini di cui fa parte. E’ un’opera stilizzata, rappresenta cioè i vari elementi del volto e della capigliatura in modo semplificato, essenziale, quasi riducendoli a figure geometriche. Così i lineamenti sono simmetrici, gli occhi ovali, le ciocche tutte uguali e parallele. Tuttavia, nonostante la stilizzazione, questa testa ha una grande vivacità e forza espressiva. Apparteneva probabilmente a una statua intera e forse, come altre sculture di leoni o animali fantastici rinvenute nelle tombe di Chiusi, era posta davanti a una camera funeraria o nel corridoio di una tomba; infatti gli Etruschi nel VI secolo affidavano la custodia delle tombe proprio a statue che rappresentavano figure mostruose o leoni. I leoni fungevano da guardiani del sepolcro, le rappresentazioni di esseri ibridi come sfingi e centauri avevano funzione apotropaica (dal greco ἀποτρόπαιος, apotropaios, «che allontana», cioè che tiene lontano un influsso maligno) e al contempo segnavano il limite tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti evocando l’orrore dell’oltretomba. Adesso il bellissimo mostro è in mostra fino al 31/1/2014 al Real Albergo dei Poveri a Palermo.
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