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Inscenato nelle stradine e nelle piazze del paese, l'evento trasforma una parte del centro storico in un angolo della Betlemme della Natività. Un affascinante ritorno al passato in una indimenticabile città piena di valori storici, religiosi, culturali e di ospitalità. Numerosi i figuranti che danno vita alle varie botteghe, per la riscoperta e la valorizzazione delle diverse forme di artigianato, da quella del maniscalco al cestaio, dal fabbro al muratore, dall'artigiano della pietra al laboratorio degli artisti, dalle massaie che preparano dolci della tradizione capitina ai mastri casari che producono il formaggio di una volta, al falegname che lavora il legno. Il presepe vivente diventa un'occasione per mettere in mostra la "memoria storica" locale con usi e abitudini oramai superati, ma di cui spesso si ha ricordo attraverso i racconti degli anziani o i detti di uso comune. I visitatori percorrono l'itinerario accompagnati dal suono delle zampogne e da gruppi che intonano canti natalizi. E' l'occasione per visitare Capizzi, rimanendo incantati dai palazzi, dalle case nobiliari, dal tessuto urbano e dalle chiese, tra cui le maggiori sono la Chiesa Matrice e la Chiesa di San Giacomo che per l'occasione sono aperte al pubblico per mostrare lo stile e le opere in esse conservate, a testimonianza della magnificenza del passato e della remota vetustà della cittadina; un patrimonio dall'impareggiabile valore storico e dall'elevato pregio architettonico. La storia e la cultura di Capizzi sono ancora oggi testimoniate da numerose tradizioni, spesso trasformati in eventi e manifestazioni, organizzati nei diversi periodi dell'anno.