Un’altra bufala gira sul web. Dopo il tonno economico ma radioattivo e il mistero dei numeri stampati sotto i cartoni del latte ad indicare che il prodotto è scaduto ma in vendita, è il turno del bicarbonato.
Bicarbonato di sodio per combattere il cancro: è questa l’ultima notizia falsa che gira in Rete.
Spesso queste notizie portano con sé un fondo di verità, che però viene falsato, distorto o in qualche modo integrato con elementi che di vero e scientifico hanno ben poco.
Fin dagli anni Settanta si parla di una dieta detta hCG, che associa un regime ipocalorico ad iniezioni dell’ormone della gonadotropina corionica.
I promotori giurano che funziona, ma le iniezioni non c’entrano niente: questa dieta prevede infatti l’associazione con un regime alimentare di sole 500 calorie al giorno, quando il fabbisogno per una donna adulta con altezza e peso medio, va dalle 1.300 alle 1.800 calorie. Non solo i numerosi test scientifici effettuati fino a oggi sono stati in grado di dimostrare l’inefficacia delle iniezioni sul peso, ma non esistono studi capaci di definire quali siano le conseguenze che questo ormone possa provocare, alla mente e al corpo, se iniettato.
Per non parlare di come invece sappiamo benissimo, quali sono le conseguenze che il digiuno o il quasi digiuno comporta; oltre ad una falsa perdita di peso, che riporterebbe cioè l’organismo, una volta terminato il regime alimentare, a riguadagnare tutti i chili persi, affamarsi significa non ottenere i giusti nutrimenti necessari a far funzionare correttamente ogni parte del corpo.
Con il tempo, mangiare troppo poco può portare freddo, perdita dei capelli, debolezza, e la pelle a depigmentarsi e seccarsi; per non parlare di quelle che possono essere le conseguenze, gravi, sui nostri organi e apparati, come il fegato, le ossa e i muscoli.
Allo stesso modo, pochi anni fa circolava la convinzione, che la vitamina D aiutasse a far perdere peso: niente di più falso; probabilmente questa idea, nata nelle palestre, deriva dal fatto che il calcio, il minerale amico delle ossa e che proprio la vitamina D aiuta ad assorbire rendendolo efficace per l’organismo, aiuta il dimagrimento poiché collabora alla metabolizzazione dei grassi, o forse da un recente studio norvegese che ha attestato come vi sia una correlazione tra carenza di vitamina D, sviluppo dell’obesità e accumulo di adipe localizzato, che a sua volta, è in grado di ridurre le quantità di vitamina assorbite dall’organismo.
All’incirca allo stesso modo, l’ipotesi data per certa che il bicarbonato di sodio possa aiutare a combattere il cancro.
Alla base di questa idea è il cosiddetto “effetto Warburg”. Lo scienziato tedesco che nel 1931 vinse il Nobel per la Medicina per aver stabilito come i tumori siano in grado di generare attorno a sé un microambiente acido, che ne favorisce lo sviluppo. Da qui, la convinzione che il bicarbonato di sodio, elemento basico per eccellenza, possa convertire il processo.
Test successivi hanno dimostrato che assumere il bicarbonato non solo non rallenta né modifica le caratteristiche dell’ambiente acido che si forma attorno al tumore, ma che per farlo ci vorrebbero quantità inverosimili di prodotto, capaci cioè di provocare danni anche agli organi sani. Piuttosto, così com’è stato stabilito che il succo di limone può aiutare contro i calcoli renali, così oggi si sta studiando l’efficacia del bicarbonato di sodio sulla chemioterapia, e in particolare quella dedicata a determinati tipi di tumore, quello del seno; ma è ancora tutto in fase di sperimentazione.