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Non tutti lo sanno, ma in Sicilia vive una misteriosa e gigantesca creatura, grande come un mostro infernale, che ha la forma di un serpente. Si tratta della Biddrina e il suo nome è accompagnato da un’antica leggenda, della quale vogliamo parlarvi oggi. In fondo ai fiumi e alle paludi siciliane, vivrebbe questo serpente che, con la sola forza dei suoi occhi sa ipnotizzare chi malauguratamente l’incontra.

Ha una corazza di squame, di colore blu e verde brillante, lucente e indistruttibile. I suoi occhi sono rossi e la sua bocca è così grande da poter mangiare un intero animale di medie dimensioni. A Montedoro, in provincia di Caltanissetta, si narra che la Biddrina viva in una paluda alimentata dalle acque sulfuree di una miniera di zolfo. C’è anche chi giura di averla vista, in più di una località. Si troverebbe a Riesi, rintanata nelle grotte, e a Gela, nella riserva del Lago Biviere: un tempo, ipnotizzava i cacciatori che si addentravano nella palude, per renderli sue prede.

Dietro queste leggende ci sarebbe una storia realmente accaduta: si dice che un cacciatore, confuso dalla poca luce e dalle ombre della sera, avrebbe scambiato una biscia per un mostro. Quel che è certo è che la fantasia popolare ha da sempre creato creature fantastiche e spaventose che, ancora oggi, sono protagoniste di feste popolari. È molto probabile che la leggenda sia nata per proteggere i bambini, dai luoghi paludosi, in cui si può facilmente annegare.

Biddrina, origine del nome

Per quanto riguarda il nome Biddrina, potrebbe derivare da una parola araba che indica un grosso serpente d’acqua, o si potrebbe collegare al termine “belluino” per indicare un’indole selvaggia. Nell’antica Grecia, così come in Egitto, il serpente era inteso come simbolo di vita e salute ed era associato al tempo. In molte culture era simbolo di rinascita e immortalità, perché sa “rinnovarsi”, cambiando pelle. Nel mondo occidentale, con l’avvento del cristianesimo, divenne rappresentazione del demonio tentatore, quindi acquisì una connotazione negativa, di entità malvagia. Così non è strano che la Biddrina abbia l’aspetto proprio di un serpente. Immagine di wirestock su Freepik.