Chiunque sia siciliano o abiti in Sicilia, sa bene che i prodotti più buoni della terra, nella nostra Isola, possono assumere infiniti nomi. Ogni provincia, anzi, ogni paesino, ama attribuire una denominazione ben precisa a questa o a quell’altra verdura, a questo o quell’altro ortaggio. Così, per la bietola, ci sono più di 10 nomi diversi!
Ebbene sì. Possono le semplicissime bietole selvatiche assumere tantissimi nomi diversi anche decisamente differenti? La domanda è retorica, la risposta affermativa. Avrete sicuramente sentito parlare dei giri siciliani, ma questo è solo l’inizio.
Le bietole selvatiche crescono spontaneamente e vengono mangiate da tempo immemore. Sono facilissime da digerire e, grazie alle loro proprietà, sono particolarmente indicate per l’alimentazione a tutte le età. Si consumano solitamente bollite, accompagnate da olio e limone, ma non solo. Ottime in zuppe e minestre, si possono anche ripassare in padella con aglio e formaggio, o con le uova.
Possono anche essere un eccellente ripieno per focacce e torte salate. Hanno poca acqua, proteine, pochissimi grassi ma tanti sali minerali (magnesio, sodio, potassio). Contengono, inoltre, vitamine A, C e B9, oltre all’acido folico, che aiuta nell’assorbimento del ferro. Detto questo, come le chiamiamo in Sicilia?
La bietola cresce spontaneamente in tante zone della Sicilia. A seconda del paesino in cui la si mangia, la si può trovare come: