Bimbo cacciato dall'aereo perché allergico ai peli del cane. Ma non è tutto: gli altri passeggeri applaudono. Giovanni era andato in viaggio con i genitori a Washington per esaudire uno dei desideri del papà, che ha fatto una lista delle cose da fare prima di morire. Già, perché George Alvarado ha un cancro terminale e tutto si aspettava tornando a casa, a Phoenix, tranne che venir cacciato dall'aereo a causa dell'allergia del figlio, di cui lui e la moglie erano ignari.
La vicenda, per certi versi surreale, viene raccontata con dovizia di particolari dal "Mirror". A bordo del volo Allegiant 171 c'era un cane e Giovanni, appena 7 anni, ha iniziato a starnutire senza sosta. "Stava molto male – ha detto la madre, Christina Fabian – così ci è stato chiesto di sbarcare dall'aereo". Il cane rimane a bordo, una famiglia di tre persone no. Perché, come dice l'azienda, è legale trasportare animali e sopra ogni volo può esserci un cane. I passeggeri si sono messi ad applaudire, sulla scorta, forse, di un animalismo a tutti i costi.
Il papà, George, ha detto: "Ci sono rimasto molto male quando ho visto le persone che ridevano e prendevano in giro Giovanni. Mio figlio era molto triste, continuava a sentirsi in colpa e non faceva che ripetere 'Mi dispiace, mi dispiace'. Poi è scoppiato a piangere".
Alla famiglia, comunque, viene assicurato l'imbarco sul prossimo volo. Di due giorni più tardi. La portavoce dell'azienda ha espresso rammarico per l'accaduto, ma la procedura, assicura è stata regolare: "Lo staff del volo si è consultato con un dottore che ha ritenuto fosse meglio per il bambino farlo scendere immediatamente dall'aereo, anche perché i genitori non erano a conoscenza dell'allergia del figlio, che non si era mai manifestata prima di quel momento".