Palermo. L’assessore Pizzo fa l’orecchio da mercante e si improvvisa quale tecnico di Rete Ferroviaria Italiana. Il problema è solo ed esclusivamente del gestore dell’infrastruttura Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e non della Regione o dell’assessore Pizzo che pagano Trenitalia per un servizio di trasporto e, a sua volta Trenitalia paga Rete Ferroviaria italiana, gestore dell’infrastruttura, per fare transitare i propri treni sui binari di Rfi. E’ un problema esclusivamente del gestore Rfi che deve assicurare la percorribilità dei binari da tutti i punti di vista: percorrenza, manutenzione, ammodernamento,sicurezza, etc.
Quindi cosa c’entra la dichiarazione dell’assessore Pizzo che "Regione-Rfi devono affrontare una situazione specifica di questa zona".
Come se un’automobilista che paga il pedaggio per transitare in autostrada e deve raccordarsi con il gestore della strada per ovviare a degli inconvenienti lungo il percorso autostradale. E’ assurda la presa di posizione dell’assessore Pizzo, quando invece doveva chiedere conto e ragione a Trenitalia, a tutela degli utenti penalizzati dai disservizi, e Trenitalia, a sua volta a Rete Ferroviaria Italiana per i problemi all'infrastruttura
L’assessore Pizzo continua a non rispondere, alle domande del Comitato Pendolari Siciliani, sul Contratto di Servizio e sui relativi allegati. E’ mai possibile che la Regione Sicilia, il suo Dirigente Generale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Dott. Fulvio Bellomo, e l’assessore ai trasporti Pizzo non rispondano alle richieste dei maggiori fruitori del servizio di trasporto pubblico, i Pendolari?
Una richiesta lecita quella di chiedere di conoscere che tipo di Contratto e cosa prevedono gli allegati ma nessuno dei tre ad oggi ci hanno dato risposta e/o spiegato in modo chiaro la tipologia dei servizi, la qualità, la quantità, le penalità e le premialità, visto che da gennaio di quest’anno è proprio la Regione, il Dipartimento trasporti e l’assessore Pizzo a gestire il servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sicilia.Mentre sino al 31 dicembre 2014 tale servizio di trasporto veniva gestito direttamente dal ministero dei trasporti e la Regione non aveva alcuna competenza diretta sulla tipologia dei servizi espletati se non quella di una sommaria verifica a mo di certificazione che il servizio è stato espletato.
E’ la Regione Sicilia a gestire direttamente il servizio di trasporto ferroviario con il contributo del Ministero dei trasporti che ha finanziato, 111,5 + 11 milioni (Iva), per un totale di 122,5 milioni di euro l'anno, in virtù dell’Accordo di programma tra Mit e Mef sottoscritto a novembre 2014.
In conclusione, ci sembra importante fare presente che una cosa è l’offerta commerciale da spalmare su tutte le relazioni ferroviarie siciliane che, tra l’altro, può essere modificata in corso d’opera durante l’anno. Mentre cosa diversa, invece, sono le norme contrattuali che non potranno essere più ritoccate, integrate, modificate o riviste sino alla scadenza del Contratto prevista nel 2027.
Chiediamo al Presidente Crocetta di intervenire personalmente in questo importante Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario prima della firma definitiva affinché questo Contratto di Servizio, il primo, nella storia del trasporto ferroviario siciliano possa cambiare il volto della Sicilia anziché penalizzarla
Giosuè Malaponti – Comitato pendolari Siciliani – Ciufer