Ritorna la cosiddetta 'truffa del POD', che beffa inconsapevoli cittadini, che si ritrovano abbonati a sorpresa a nuovi e più costosi servizi di energia elettrica e gas senza averne mai fatto richiesta e, soprattutto, senza aver mai dato il consenso al passaggio da un gestore all'altro o da un contratto all'altro.
POD e PDR sono i codici identificativi dell'utenza di luce o gas, solitamente riportati nella parte superiore della bolletta. Questi codici consentono ai truffatori di intestare sul filo della legge al cittadino ignaro nuove tipologie di contratto o di autorizzare il cambio di gestore. I malfattori, dunque, tentano di carpire questi codici, o al telefono o presentandosi a casa.
AL TELEFONO – La vittima del raggiro viene contattata telefonicamente da un call center che, a nome di un generico "principale gestore italiano di luce (o gas)", ha bisogno di un chiarimento sui dati dell'utente e sui suoi codici identificativi. Secondo l'addetto al call center, l'utente in questione "paga troppo". "Se mi fornisce il codice facciamo un controllo, rimettiamo a posto le cose e le applichiamo una tariffazione più conveniente", viene detto. Inutile dire che si tratta di un falso. In questo caso, dunque, bisogna evitare di fornire dati sensibili e codici utente, riattaccando il telefono. L'azienda fornitrice delle utenze, infatti, è già al corrente di questi dati e non chiamerà mai per chiederveli nuovamente.
A CASA – Giovani e dai modi garbati, si presentano come 'addetti' o 'operatori' dell'azienda del gas o della luce. Magari anche dotati di un finto cartellino di riconoscimento. . La tecnica è la stessa del call center: viene chiesto di vedere l'ultima bolletta dell'energia o del gas per capire se l'importo sia anomalo e se, in alcuni casi, sia presente sulla fattura un codice non meglio specificato, indice che l'utente ancora una volta sta pagando troppo. Anche qui, è fondamentale non consegnare mai la bolletta con allegati codice POD o PDR a chi abbiamo davanti né tantomeno firmare qualsivoglia documento.