La storia della Sicilia è indissolubilmente legata alle sue tradizioni culinarie e alle sue abitudini alimentari. I sapori autentici sono legati alle tradizioni di strada, come quella dei bomboloni. Leggendo il termine “bomboloni”, molti penseranno sicuramente ai dolci soffici e fritti, ricoperti di zucchero semolato, ma non è ciò di cui parliamo oggi. Ciò di cui parliamo sono i bomboloni caramelle, venduti in strada per la merenda dei più piccoli. La storia di queste leccornie inizia nel 1934, grazie all’incontro tra acqua, essenza d’olio e zucchero. Nacque così una merenda per bambini, che piaceva anche ai più grandi. I bomboloni venivano tagliati a quadretti e accolti nella carta colorata.
Si vendevano, a Catania, nelle vie del centro storico e lungo la Fiera. Avevano un costo di 10 lire e ogni colore aveva un gusto diverso. Si trovavano alla vaniglia, alla fragola, al cioccolato e anche all’anice. Tanti ricorderanno che le nonne li tenevano chiusi in un barattolo, appoggiandoli nelle credenze. Erano pronti per regalare gioia a tutti. Oggi sono poco conosciuti, ma non sono scomparsi. Un tempo, a Catania, il signor Rosario Consoli era considerato “il cavaliere dei bomboloni” e il figlio Giuseppe ha raccolto la sua tradizione. Anche la storica azienda Terranova, che ha sede a Palermo, continua a produrre i dolci bomboloni siciliani.