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Il viaggio alla scoperta dei paesi fantasma di Sicilia ci porta a Rajù, in provincia di Messina. Si tratta di una delle 27 frazioni del comune di Fondachelli Fantina che contava, nel periodo di massimo splendore, circa 400 abitanti. La gente viveva di agricoltura, pastorizia e artigianato e qui si trovavano falegnami, sarti, muratori e liberi professionisti.

A cambiare tragicamente la storia di Rajù fu una violentissima alluvione, avvenuta nella notte di San Silvestro del 1972. L’esondazione dell’adiacente torrente Fantina ha semidistrutto la parte bassa del paese, uccidendo una famiglia di 4 persone.

Rajù nella foto di Stefano Giunta

Rajù nella foto di Stefano Giunta

L’intera popolazione, da allora, decise dunque di trasferirsi nei comuni limitrofi e la maggior parte dei Rajusi vive oggi tra Barcellona Pozzo di Gotto, Terme Vigliatore, Trappitello di Taormina, Rodi Milici, Novara di Sicilia e Giardini Naxos.

La frazione venne abbandonata in pochi giorni, subito dopo la fase più critica dell’alluvione. Attualmente, Rajù è totalmente disabitata, ma il centro si conserva in ottime condizioni.

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