Il nuovo Presidio sarà esposto al Salone del gusto di Torino insieme agli altri prodotti di Rosolini. “Abbiamo il dovere di sfruttare questa occasione – afferma Cicero – non solo per valorizzare la nostra biodiversità, da salvaguardare, ma anche perché, come attestano i dati delle recenti analisi scientifiche, ha un potente antitumorale tre volte superiore rispetto alle altre brassicacee”.
Una motivazione in più per dare sostegno a chi produce. “L’impegno più grande però – prosegue – deve provenire dagli stessi rosolinesi”. E l’invito viene accolto da chi ha costituito l’associazione dei Brassicari. “Ci dobbiamo sforzare non tanto nel far conoscere il cavolo vecchio ma nel farlo riconoscere, dando supporto e sostegno ai produttori”, afferma il Presidente dei Brassicari Rosolinesi, Piergiorgio Gerratana.
Carmelo Maiorca giornalista di Slow Food, illustra le prospettive dei presidi in Sicilia per la salvaguardia dei prodotti a rischio di estinzione. In Sicilia, i presidi sono 38 circa, ma l’obiettivo di Slow Food con il supporto dell’Assessorato alle Risorse Agricole e Alimentari è di arrivare entro l’anno a circa 50, significa quasi il 25 % dei tutti i presidi italiani”.
Non sono mancati gli interventi tecnici, come quello del Dott. Domenico Nevoso, esperto di marketing territoriale, il quale si è soffermato sugli strumenti economici da impiegare per lo sviluppo del territorio, puntando sulla tipicità, sulla multifunzionalità, sulla ristorazione. “Il prodotto tipico non può rimanere un simbolo di identità – afferma Nevoso -. Si deve comprendere cosa fare di questo valore, che dà notorietà e riconoscibilità tracciando un modello di sviluppo economico da cui creare rete di occupazione”. In tale ottica, il prodotto, con il suo territorio, deve essere raccontato dando voce a chi produce. “Importante il ruolo da affidare alla comunicazione tradizionale, ma soprattutto a quella innovativa mediante l’impiego monitorato dei nuovi media, dei social network e dei blog tematici, messi a sistema in una logica di branding”, ha affermato Francesca Landolina, esperta di comunicazione e nuovi media e food blogger.
Tra le autorità presenti, il vice sindaco di Rosolini, Salvo Latino, che ha accolto gli input emersi, anticipando l’impegno comunale nel sostenere e portare avanti la valorizzazione del Presidio e nel raggiungere obiettivi futuri importanti, tra i quali l’ottenimento di una DOP.
A moderare il responsabile della comunicazione regionale della Soat di Siracusa, Maurizio Scollo, il quale ha ribadito la mission della legge sul Born In Sicily per il recupero e la salvaguardia dei prodotti siciliani. In chiusura, si è tenuta la degustazione del cavolo vecchio di Rosolini, proposto come ingrediente versatile nelle pietanze dello chef Giuseppe Catanese, rosolinese, e come ingrediente nella pizza del pizzaiolo Vitaliano Fronterrè, premiato di recente come miglior pizzaiolo di Sicilia.