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Il Bosco della Ficuzza è uno splendido gioiello verde della Sicilia. Chi lo visita per la prima volta, se ne innamora subito. Il verde circonda la reggia borbonica e l’alta vetta della Rocca Busambra osserva maestosa dall’alto.

Insieme alla Real Tenuta della Favorita di Palermo, questa grande area protetta era, nel XIX secolo, un’antica riserva di caccia borbonica. La Real Carina di Caccia e i fabbricati minori attorno ai quali è sorto il borgo di Ficuzza derivano dalla passione venatoria di Ferdinando di Borbone.

Flora, fauna e caratteristiche

Come abbiamo anticipato, l’area è dominata dal massiccio calcareo della Rocca Busambra, che delimita a nord il territorio della riserva. A nord vi è il Bosco della Ficuzza, con il contiguo Bosco del Cappelliere. Nella riserva, che si estende per oltre 7.300 ettari, vi è una varietà di ambienti.

Troviamo, dunque, varie tipologie di bosco, arbusteti, aree rupestri e semirupestri, praterie e garighe. Vi sono anche diverse zone umide: l’Acqua ammucciata (nascosta), Gorgo Lungo, Gorgo Tondo e la Peschiera del Re. Dallo sbarramento del torrente Eleuterio ha avuto origine il Lago Scanzano, che ne segna il confine nord-orientale.

Per quanto riguarda la vegetazione, ci sono boschi di querce da sughero alle quote più basse, fra i 500 ed i 900 metri, sui versanti silicei, assolati e caldi. Alle stesse quote troviamo anche boschi di querce caducifolie costituiti principalmente da roverella, associata all’endemico cerro di Gussoni, al frassino meridionale, all’acero campestre ed al castagno. Tra i 900 e i 1.200 metri si sviluppa soprattutto la lecceta.

Anche dal punto di vista floristico c’è un grande patrimonio. Troviamo il fiordaliso della Busambra, la finocchiella di Boccone, la perlina di Boccone, l’atamanta siciliana, la bocca di leone siciliana , la rarissima viola dei Tineo (localizzata solo sulla Ciacca di Mezzogiorno). Nella zona di Rocca di Busambra si trova anche una delle poche stazioni siciliane di belladonna.

Passando alla fauna, bisogna segnalare che qui prima vi era una grande presenza di lupi. L’ultimo esemplare è stato abbattuto più di trent’anni fa. Tra i mammiferi, vi sono ancora gatti selvatici, volpi, martore, donnole, istrici e ricci. Ancora, troviamo anche cinghiali e faini. Non mancano varie specie di uccelli: varie cince, la ghiandaia, il merlo , il nibbio bruno, il rampichino ed il picchio rosso maggiore.

Ampi pianori consentono la presenza di specie quali il nibbio reale e l’aquila reale, che non è raro osservare mentre si innalza sulle correnti d’aria ascensionali dei costoni di Rocca Busambra. La folta popolazione di colombacci è la riserva di caccia fondamentale del falco pellegrino.

Foto Wikipedia – Credits

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