Brigantony, chi era il cantautore siciliano. Biografia e carriera: dove è nato, quando è morto. Com’è diventato famoso, quali sono le sue canzoni più amate. Tutte le curiosità.
Il suo vero nome era Antonino Caponnetto. È nato a Catania il 24 aprile del 1948 ed è morto nella stessa città il 22 luglio del 2022. Ha venduto milioni di copie e le sue composizioni sono state tradotte in più lingue; il repertorio varia dalla musica popolare siciliana al rock, alla musica dance anni ottanta e novanta fino al rap, spaziando dai temi goliardici alla canzone impegnata.
Biografia e carriera
È emigrato quando aveva 28 anni in Belgio, dove lavorava come muratori. Riuscì a incidere il primo disco, “A bella vita”, inizialmente uscito con il titolo “A zita pilusa”. Seguirono altri album: “Divertimento in folk “(1980), “Brigan Tony si scatena!!” (1981), “…con amore” (1983) e “1X2” (1984).
A fianco di queste canzoni, ce ne sono anche più serie, come “Carusidda Siciliana“, “Amuri Miu”, “Bedda e America”. Con l’album” Brigan Tony e la sua Sicilia” (1985) ha esplorato altri generi. Durante la seconda metà degli Ottanta ha pubblicato altri quattro album: “Vamos a pilus” (1985), “A ciolla” (1987), ‘Cò bullu (1988) e ‘U sucu do pollu (1989).
Brigantony
Negli anni Novanta ha pubblicato molti altri altri dischi come “Cò filter” (1990), “Love” (1990) e “D.O.C.” (1991).Sempre negli anni ’90, la trasmissione televisiva Mai dire TV ha ripreso una sua esibizione del brano “A zita pilusa” per la rete locale Antenna Sud. Tra un disco e l’altro, non sono mancate le apparizioni nelle emittenti locali.
Nei primi anni 2000 il gruppo dei Brigantini ha arrangiato in chiave moderna alcuni suoi brani. Nel 2005 ha partecipato all’evento “Concerto per Catania”, a fianco di artisti conterranei quali Carmen Consoli, Mario Venuti, Tinturia, Lautari e Brando. Ha continuato a esibirsi in diverse occasioni e si è anche candidato a sindaco di Catania, senza essere eletto.
Come è morto?
Brigantony è morto il 22 luglio 2022 a causa di una malattia, dopo essere stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Catania. L’amministrazione comunale di Catania propose alla famiglia di tumulare il feretro nel “viale degli illustri” del cimitero della città, zona riservata ai catanesi che col loro operato hanno dato lustro alla città ma, a seguito di lungaggini burocratiche, il feretro venne infine tumulato nella Cappella della Confraternita di Santa Maria del Carmelo.
