"Il nullismo europeo porta solo altra acqua al mulino dell'Isis, proprio come il lassismo imbelle delle democrazie europee 80 anni fa aprì la strada ai nazisti". Sono le durissime parole del direttore del Tg di La7 Enrico Mentana. In un post sulla sua pagina Facebook, il giornalista critica i "mille proclami" che le democrazie europee fanno subito dopo le stragi, puntualmente accantonati "dopo due settimane". L'approccio dei paesi europei ricorda a Mentana le politiche dell'appeasement per placare la Germania di Hitler.
"La pace è il nostro stato di natura, ma non è la condizione dei jihadisti. Fare la guerra a chi vive in pace è facilissimo, fare la pace con chi ci ha dichiarato guerra è impossibile", scrive Mentana. "Gente che decide di morire per fare una strage tra persone sconosciute e pacifiche. Nulla e nessuno può giustificare questo fanatismo criminale. A questo punto accendere candele e intonare l'ennesimo "Je suis…" non serve a nulla. La risposta identitaria non ci salverà. E neanche le mille dietrologie su "chi li ha creati", "chi li sostiene", "chi li paga". Il mito della loro invincibilità sta alimentando altre simpatie nel mondo islamico profondo, specie tra i giovani. Dopo ogni strage facciamo mille proclami, poi dopo due settimane li accantoniamo".
E ancora: ""Non cambieranno il nostro modo di vivere". Quello dei disegnatori di Charlie Hebdo, degli avventori dell'Hyper Kacher, dei ragazzi del Bataclan, dell'aeroporto e del metrò di Bruxelles l'hanno cambiato, cancellandolo. Servono risposte vere e condivise, non la retorica della parte giusta".