La suggestiva spiaggia di Cala dell’Uzzo, all’interno della Riserva dello Zingaro, conquista un prestigioso riconoscimento da parte del Guardian: è una delle migliori scoperte di viaggio del 2022. A trionfare, la bellezza dei luoghi e del mare, un incanto difficile da trovare altrove.
Cala dell’Uzzo tra le migliori scoperte del 2022
Che la Riserva dello Zingaro fosse un piccolo angolo di paradiso, lo sapevamo già, ma è sempre un piacere leggere di nuovi riconoscimenti alla bellezza di questi luoghi. Gli inglesi del Guardian hanno ancora una volta acceso i riflettori sulla Sicilia, inserendo la spiaggia di Cala dell’Uzzo tra le migliori scoperte del 2022.
Una scelta che, rispetto ai più recenti trend e alla popolarità dei luoghi della serie The White Lotus, fugge dalla “folla edonistica” e si rifugia, invece, in una natura straordinaria.
A decantare le meraviglie della spiaggia è Hillary Bradt, che racconta: “È l’acqua. Nessuno dei soliti cliché funziona. Cristallino? Il mare della minuscola spiaggia di Cala dell’Uzzo, nella riserva naturale dello Zingaro, era trasparente come l’aria di montagna. Turchese? Nessuna pietra preziosa brilla in questa tonalità di blu. La spiaggia di lisci ciottoli bianchi degradava ripidamente, quindi in pochi passi mi sono immersa fino alla vita nel caldo Mediterraneo, con banchi di pesci che investigavano pigramente le mie caviglie”.
“Dopo la mia nuotata ero euforica. ‘Questa è la spiaggia più bella che abbia mai visto!. So che non ho mai, mai nuotato in acque più belle. Lo Zingaro si trova nella parte occidentale della Sicilia, riparato dai venti dominanti da Capo San Vito, a poche ore di auto da Palermo. Ha una storia nobile”.
“Nel 1980 le autorità iniziarono a costruire una strada costiera attraverso questo paesaggio incontaminato di colline calcaree, baie frastagliate e vegetazione subtropicale. Hanno persino fatto saltare un tunnel preparatorio attraverso una collina, prima di essere fermati dalla gente del posto indignata”.
“I siciliani indignati sono stati efficaci. Lo Zingaro divenne la prima area protetta dell’isola, accessibile solo a piedi, e con un impressionante elenco di flora e fauna, spiagge nascoste e minuscoli musei. Il giro completo della riserva è di nove miglia difficili e anche il percorso abbreviato che abbiamo fatto è di sei robuste. Abbastanza al sicuro, credo, dalla folla edonistica del White Lotus.
Foto di Filippo Piazza, CC BY-SA 3.0.