Le isole minori della Sicilia sono una delle mete più gettonate in assoluto per le vacanze. Il merito è, anzitutto, delle splendide spiagge siciliane, sempre al top nelle classifiche. Tra i luoghi di indiscussa bellezza c’è sicuramente Cala Rossa di Favignana. Questa spiaggia è tra le più apprezzate non soltanto nel nostro Paese, ma anche nel mondo. Pensate che si è ritagliata un posto anche nelle classifiche di TripAdvisor, che l’hanno inserita nell’Olimpo delle mete. Guardando le foto, non è difficile comprendere l’origina di questa notorietà.
Qui ci sono acque cristalline, un mare trasparente e invitante, circondato da scogliere che offrono un panorama mozzafiato. La location è l’ideale per chi è alla ricerca di momenti indimenticabili al mare. L’isola di Favignana è la meta ideale per quanti sono alla ricerca di natura e relax, ma anche di deliziosi piatti da gustare. Il nome di Cala Rossa, secondo alcuni, deriva da un fatto cruento. Nel 241 a.C., infatti, una violenta battaglia tra Romani e Cartaginesi avrebbe tinto di sangue le acque del mare. Difficile dire se effettivamente la portata dell’avvenimento sia stata quella, ma ciò che è certo è che nei fondali nei pressi di Levanzo sono state ritrovate decine di rostri delle navi romane. Scopriamo subito come raggiungere questa meravigliosa spiaggia siciliana.
Raggiungere questa splendida spiaggia è facile. Superato il centro di Favignana, basta proseguire verso nord. Si arriva a una zona panoramica proprio sopra la spiaggia. Un primo tratto di strada è asfaltato, quindi si può percorrere in auto. In seguito vi è un sentiero sterrato, che porta fino alla caletta. Bastano 10 minuti di cammino. Naturalmente Cala Rossa si può anche raggiungere via mare: potrebbe essere l’occasione per organizzare un tour in barca.
Favignana è un’isola molto suggestiva e vivace. Vi si ammirano paesaggi incantevoli, si possono fare escursioni e si può esplorare anche in bici. Sul punto più alto dell’isola si trova l’antico Castello di Santa Caterina, una fortezza normanna che serviva da baluardo difensivo e di avvistamento. Imperdibili anche le cave di tufo, le tonnare e il museo archeologico. Per quanto riguarda l’enogasatronomia, il tonno è protagonista. La tradizione della tonnara è, infatti, ben nota. In generale, tutta la cucina di pesce è degna di menzione. Foto: Francesco Corsello.