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Anche il borgo ennese nel prestigioso Club

Salgono a 23 i borghi in Sicilia che hanno ottenuto un posto nel prestigioso elenco dei Borghi più Belli d’Italia. Soltanto pochi giorni fa vi abbiamo dato notizia dell’ammissione di Buccheri, in provincia di Siracusa, e adesso ci spostiamo in provincia di Enna, per festeggiare l’ammissione di Calascibetta.

Calascibetta è uno dei Borghi più Belli d’Italia

La cittadina vanta un centro storico medievale molto prezioso, con una particolare rilevanza dell’area intorno alla Regia Cappella Palatina, la Chiesa Madre. «Si allarga la grande famiglia dei Borghi più Belli d’Italia con l’inserimento di altri due borghi siciliani che, al termine di un rigoroso iter di ammissione costituito da ben 73 parametri, tra i quali la qualità architettonica, culturale e paesaggistica, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento, nato dalla Consulta del Turismo dell’Anci», ha detto Salvatore Bartolotta, coordinatore regionale dei Borghi più Belli d’Italia in Sicilia.

Crescono i Borghi siciliani più Belli

Con queste parole, il sindaco Piero Capizzi. ha confermato l’inserimento del Comune ennese nell’Associazione dei borghi italiani più belli: «Dopo la visita ufficiale, effettuata da parte della Commissione Nazionale lo scorso 24 giugno al fine di ottenere la certificazione, è arrivata la notizia ufficiale». «Entrare a far parte di questo prestigioso circuito culturale e turistico è motivo di orgoglio per tutti noi, ma anche, e soprattutto, una grande, nuova, opportunità di rilancio per il nostro territorio e per tutta la nostra bellissima comunità», ha aggiunto il primo cittadino.

«È l’inizio di un percorso che comporterà uno sforzo ancora maggiore, per rendere Calascibetta degna di tale prestigioso riconoscimento, che deve riempire d’orgoglio tutta la cittadinanza e favorire lo spirito di forte motivazione di tutti coloro che intendono spendersi per il mantenimento di tale straordinario risultato», ha anche detto Capizzi.

Il nome di Calascibetta deriva probabilmente dall’arabo “qalʾat” e “xibet o scibet”. Il termine indica il monte su cui si erge il centro abitato. Viene comunemente tradotto come “il castello sulla vetta”. Si presume che la cittadina sia nata nel IX secolo, come accampamento militare musulmano, sulla rocca antistante Henna. Il territorio fu abitato già in epoca antichissima, come testimoniano le necropoli della Calcarella, di Realmese, di Valle Coniglio e di Malpasso. Foto di Yulka-lucia – Opera propria, CC BY-SA 4.0.

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