Caltabellotta è una delle città più antiche della Sicilia. Ci troviamo in provincia di Agrigento, in un luogo ricco di storia. I reperti archeologici testimoniano l’esistenza di una antichissima città sicana, forse Camico, capitale del rego di Cocalo. Alle fine del V secolo, dopo di essa, sorse una nuova città, posta più a valle, identificata con Triòcala, che venne distrutta dai Romani.
Con la conquista araba, la cittadina prese il nome di “Qalat al-Ballut”, ossia Rocca delle Querce, da cui deriva l’odierna denominazione. Ai Saraceni seguirono i Normanni, che costruitono un castello e numerose chiese. In seguito il dominio andò ai Peralta, ai conti di Luna e ai Moncada, quindi agli Alvarez de Toledo. Dopo una breve presenza degli Austriaci, nel 1734 Caltabellotta venne unita al regno Borbone di Napoli.
Cosa vedere a Caltabellotta
- Castello del Conte Luna o della Regina Sibilla
- Cattedrale (Chiesa Matrice)
- Chiesa di San Francesco d’Assisi
- Chiesa del Carmine e Badia
- Chiesa del Collegio
- Chiesa del Salvatore
- Chiesa dell’Itria
- Chiesa della Pietà
- Chiesa di Sant’Agostino e “Deposizione”
- Convento di San Pellegrino
- Eremo di Santa Maria di Monteverigne
- Palazzo della Signoria
- Ruderi della Chiesa di San Francesco
- Convento di Sant’Agostino
- Itinerario archeologico, con Necropoli Sicale, Grotte di San Cono e scavi nella zona della Gulea
Prodotti tipici di Caltabellotta
L’olio di Caltabellotta è famoso fin dai tempi antichi per le sue caratteristiche organolettiche e per la particolare bontà, legate alla varietà della coltivazione, alla posizione geografica e al clima. Tra le ricette tipiche troviamo la froscia (una ricca frittata), lu Cannaleri (uovo sodo colorato e ricoperto pasta dolce) e i Cuddureddi (dolci ripieni di confettura di fichi).
Foto di Antonio Treccarichi