Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2024, gli italiani dovranno spostare le lancette indietro di un’ora, segnando il ritorno dell’ora solare. Questo cambiamento porterà un’ora di luce in meno nel pomeriggio, ma regalerà a molti un’ora di sonno in più. L’ora solare rimarrà in vigore fino al 30 marzo 2025, quando si tornerà all’ora legale.
Risparmi energetici e maggiori ore di luce serale
L’adozione dell’ora legale, che ha termine ogni anno in ottobre, risponde a motivazioni sia pratiche che economiche. Spostando le lancette avanti in primavera, l’ora legale permette di risparmiare energia, poiché le attività lavorative si concentrano nelle ore di luce naturale, riducendo così l’uso dell’illuminazione artificiale. Inoltre, durante i mesi estivi, i cittadini possono godere di più ore di luce alla sera, favorendo le attività sociali e il benessere psicofisico.
Origini storiche dell’ora legale in Italia
La prima introduzione dell’ora legale in Italia risale al 1916, in piena Prima Guerra Mondiale, per favorire il risparmio energetico in un periodo di scarsità di risorse. Tuttavia, dopo il conflitto, l’uso dell’ora legale fu sospeso e ripreso solo nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale, e mantenuto fino al 1948. Un periodo di interruzione totale si verificò tra il 1948 e il 1966, anno in cui l’ora legale venne reintrodotta in modo più sistematico e prolungato, anche grazie alle crescenti necessità energetiche degli anni del boom economico.
Dal 1980 una nuova stabilità del cambio di orario
A partire dal 1980, l’adozione dell’ora legale è stata regolarizzata: lo spostamento in avanti delle lancette ha iniziato a cadere ogni anno nell’ultima domenica di marzo, mentre il ritorno all’ora solare è stato fissato per l’ultima domenica di ottobre. Questa cadenza è stata uniformata in Europa a partire dagli anni ’80, e continua a essere rispettata ancora oggi. In Italia, la giornata di cambio d’ora rappresenta un rito di passaggio che segna l’avvicinarsi dell’inverno, accorciando le giornate e riducendo le ore di luce pomeridiana.
L’ora legale: un’intuizione di Benjamin Franklin
L’idea di modificare l’orario per sfruttare meglio la luce solare fu proposta per la prima volta da Benjamin Franklin nel XVIII secolo. La sua intuizione, concepita per risparmiare candele, fu ripresa e applicata da vari governi europei solo nel XX secolo, in periodi di guerra, per ridurre il consumo di energia. Oggi, l’uso dell’ora legale è stato implementato su vasta scala, nonostante alcuni Paesi abbiano iniziato a discutere la possibilità di eliminarla, in parte per evitare i possibili disagi legati al cambio d’ora stagionale.
Il futuro dell’ora legale in Europa: verso una possibile abolizione?
Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha avviato un dibattito sulla possibilità di abolire il cambio stagionale dell’ora. Molti cittadini europei hanno espresso il desiderio di mantenere un orario fisso, sostenendo che il cambiamento incida negativamente sulla qualità del sonno e sul benessere. Nonostante queste discussioni, finora non è stata raggiunta una decisione definitiva e ogni Paese continua ad adottare il sistema attuale, con l’ora legale attiva da marzo a ottobre e l’ora solare nei mesi invernali.