L’epatite C è una malattia infettiva causata dal virus dell’epatite C (HCV), che può portare a gravi complicazioni come la cirrosi e il cancro al fegato se non trattata. Uno dei maggiori problemi nella lotta contro l’epatite C è la sua diagnosi tardiva o la mancata diagnosi. Per questo motivo, in Sicilia sarà avviata una campagna di screening mirata a identificare i soggetti non diagnosticati, con l’obiettivo di intercettare il virus nelle fasi iniziali e prevenire le complicanze associate alla progressione della malattia.
Questa iniziativa regionale è rivolta ai residenti in Sicilia nati tra il 1969 e il 1989. La scelta di questo target demografico si basa su studi epidemiologici che identificano un’alta prevalenza del virus tra questi anni di nascita. I cittadini appartenenti a questa fascia d’età potranno recarsi in laboratori pubblici o privati convenzionati con il Servizio Sanitario Regionale, senza necessità di una prescrizione medica, per effettuare gratuitamente il test di screening. Questo approccio facilita l’accesso ai test e incoraggia una maggiore partecipazione della popolazione.
La campagna di screening vede il coinvolgimento di figure chiave nel panorama sanitario regionale e nazionale. Salvatore Requirez, dirigente generale del Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, e Antonio Craxì, presidente della commissione scientifica Rete HCV Sicilia, sono tra i principali promotori.
La campagna di screening dell’HCV in Sicilia rappresenta un modello significativo di come le iniziative pubbliche possano intervenire efficacemente nella prevenzione delle malattie infettive e nelle complicanze a lungo termine. Attraverso l’identificazione precoce dei casi non diagnosticati e la promozione di un accesso facilitato al trattamento, si spera di ridurre significativamente il numero di nuove infezioni e di migliorare la salute generale della popolazione.
Fonte: QDS.it