Quello del canile di Palermo diventa un vero e proprio caso. Con tanto di polemiche a sfondo politico, non soltanto dal fronte del Movimento Cinque Stelle. Il vicecapogruppo del PD in consiglio comunale a Palermo, Sandro Leonardi, ha infatti presentato un'interrogazione sullo stop delle attività del canile municipale.
Martedì 19 gennaio è scaduta la convenzione semestrale con l'associazione Ada – Amici degli Animali che finora aveva gestito le due strutture di via Tiro a Segno e via dei Picciotti, nelle quali si trovano 390 cani.
Ad avere la peggio sono stati proprio i randagi: come raccontano diversi volontari, gli animali si sono ritrovati per due giorni senza cibo e in gabbie piene di deiezioni, semplicemente perché non era rimasto nessuno a occuparsi di loro.
Alla fine si è deciso per un mese di proroga con la stessa Ada, anche per mettere a tacere la baraonda mediatica scatenatasi nelle ultime ore: diverse associazioni animaliste di tutta Italia hanno segnalato la situazione ai Nas, che hanno effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni del canile di Palermo.
Ad ogni modo, l'epilogo sembra essere positivo: i volontari si impegneranno insieme agli operai della Reset "per creare un dialogo e programmare delle attività insieme per i cani".