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Con le bollette del 2016 gli italiani hanno finanziato il Canone Rai molto più di quanto avrebbero dovuto. Stando a quanto scrive "Italia Oggi" il prelievo dello Stato ammonta a circa 350 milioni di euro, ma una buona fetta di quel denaro, a quanto pare, non era dovuta. A gestire le conseguenze degli errori sarà direttamente l'Agenzia delle Entrate, che ridarà indietro i soldi sempre attraverso le compagnie elettriche. Saranno loro poi a valutare caso per caso, inserendo la cifra dell'eventuale rimborso nella prima fattura utile, entro comunque 45 giorni dalla ricezione dei dati da parte del Fisco.

Avranno diritto al rimborso quegli italiani che hanno dovuto pagare il Canone nonostante avessero comunicato all'ufficio Torino 1 dell'Agenzia delle entrate la propria esenzione. Sui prospetti delle bollette dovrebbe sempre essere riportata, dopo la voce "canone in abbonamento alla televisione per uso privato", anche la voce "rimborso canone di abbonamento alla televisione per uso privato", con chiaro riferimento al rimborso. Nel caso in cui mancasse quella dicitura, il contribuente potrà rivolgersi direttamente all'Agenzia delle Entrate che si farà carico di recuperare i 100 euro. A quel punto il rimborso potrà arrivare tramite bonifico sul conto corrente o anche in contanti presso uno degli sportelli.