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Caos a Palermo per il voto, cosa sta succedendo e le novità

A Palermo, dove si sta votando per le amministrative e il referendum sulla giustizia, la situazione nei seggi sta tornando alla normalità dopo che è ritardata l’apertura di alcuni per le assenze ‘improvvise’ dei presidenti e degli scrutinatori.

Fonti del Ministero dell’Interno hanno fatto sapere che sono stati nominati e presto s’insedieranno gli ultimi 13 presidenti di senzione e le operazioni di voto così saranno regolari in tutte le 600 sezioni del capoluogo cittadino.

Il Viminale, a firma del capo Dipartimento, inoltre, ha disposto che i seggi non costituiti a Palermo sono stati accorpati alle sezioni già operanti dov’è in corso la votazione.

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Sempre il Viminale, in una nota, ha comunicato che “tutti gli elettori che alle ore 23 di questa domenica siano presenti nei locali del seggio o all’interno del plesso scolastico o altro fabbricato dove ha sede il seggio possono esercitare il proprio diritto di voto anche oltre le ore 23, fino a completamento delle operazioni di votazione di tutti i suddetti elettori”.

Non è stata accolta, quindi, la richiesta di molti esponenti politici che chiedevano la possibilità di tenere aperti i seggi ‘incriminati’ anche nella giornata di domani, lunedì 13 giugno.

Redazione