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Il cappero: un portentoso alleato della nostra salute che affonda le radici nell’antichità

Il cappero, il cui nome scientifico èCapparis spinosa, è un piccolo arbusto ramificato appartenente alla famiglia delle Capparidaceae. Della pianta si consumano i boccioli, detti capperi, e più raramente i frutti, noti come cucunci; entrambi conservati sott’olio, sotto aceto o sotto sale. I capperi, originari dei paesi del Mediterraneo (oggi le maggiori produzioni sono in Puglia, Campania, Sardegna e Sicilia), erano conosciuti e apprezzati sin dai tempi dei Greci e dei Romani; essendo l’ingrediente basilare del famoso garum, la salsa aromatica più importante dell’epoca.

Del cappero si parla nella Bibbia, nell’Ecclesiaste XII 5, mentre il medico e farmacista greco Dioscoride, citandoli nel De Materia Medica, li descrive come un alimento diuretico ed efficace contro il mal di denti, mettendone in luce l’aspetto terapeutico, oltre che gastronomico; mentre Plinio il Vecchio, nel suo Naturalis Historia, sostiene che l’unico cappero buono è quello egiziano e tutti gli altri sono pericolosi. I capperi, che contengono solo 23 kcal/100 gr. di prodotto, costituiti prevalentemente da acqua e fibre, sono ricchi di antiossidanti e sali minerali (calcio, rame, magnesio), contengono buone quantità di vitamine A, C, E e K, sono ricchi di quercetina (180 mg per 100 gr. di prodotto), presente in una quantità tale che i capperi sono secondi soltanto alle foglie del tè.

La quercentina ha proprietà antibatteriche, anticancerogene e analgesiche, protegge dai meccanismi flogistici che invadono le articolazioni negli stati infiammatori (es. artrite, artrosi), stimola i condrociti, ossia le cellule che producono cartilagine e liquido sinoviale. Larutina, invece, rafforza i capillari e inibisce la formazione di piastrine che si aggregano ai vasi sanguigni. Entrambe queste azioni rendono fluida la circolazione del sangue nei piccoli vasi sanguigni. La rutina, inoltre, protegge contro le emorroidi, le vene varicose, in condizioni di sanguinamento come di emofilia. Ilkaempferol, potente antiossidante contenuto nei capperi, previene la trasformazione delle cellule normali in tumorali. I capperi hanno proprietà stimolanti che esplicano i loro benefici soprattutto nei confronti dell’appetito e nel processo digestivo, al punto che è stato preparato anche il vino di cappero, ottenuto facendo macerare per lungo tempo 60 gr. di scorza in almeno 2 litri di vino rosso, mentre dalle radici della pianta si ricava una tintura oleosa utilizzata per curare le emorroidi e le infiammazioni della bocca. I capperi sono particolarmentesconsigliati a tutte quelle persone che soffrono di ipertensione, dato l’altissimo contenuto in sale (che si può togliere sciacquando i capperi ed effettuando un bagno d’acqua fredda per circa dieci minuti).

Caterina Lenti

MeteoWeb

Staff Siciliafan