Un altro esemplare di Caravella Portoghese è stato avvistato nelle acque di Lampedusa dal personale dell’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie, dopo quello avvenuto circa 20 giorni fa. L’annuncio arriva dal sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, che ha messo in guardia dalla specie e dai suoi pericoli. «Bisogna stare molto attenti – spiega il primo cittadino – è molto pericolosa, i suoi tentacoli possono provocare conseguenze anche molto serie. Oltretutto quando galleggia può essere confusa con una bottiglia di plastica o con una normale medusa. Se la avvistate non toccatela ed avvisate l’AMP delle Pelagie chiamando il numero 0922.975780». Ma come è arrivata da noi? Ecco la risposta.
La Caravella Portoghese è un celenterato marino di una specie molto pericolosa che di solito si trova nei grandi mari, dall’Oceano Pacifico a quello Indiano, all’Oceano Atlantico. Probabilmente è entrata nel Mediterraneo attraverso lo Stretto di Gibilterra, come da tempo ormai accade per specie di pesci che i pescatori non avevano mai visto prima in vita loro. In realtà non è una medusa ma un “sifonoforo”, un animale coloniale formato da piccoli animali specializzati, collegati e dipendenti tra loro, ognuno con una propria specializzazione. Il suo nome deriva dalla forma, che assomiglia proprio a una caravella con le vele spiegate. È carnivora e velenosa al punto da uccidere in poco tempo pesci e altre prede. Per alcuni tipi di veleno rilevato su alcune specie, non esiste finora un antidoto. Sull’uomo può provocare shock anafilattico e perfino la morte.