La lingua siciliana è davvero affascinante. Non smette mai di stupirci, con i suoi termini che hanno origini e significati affascinanti. Proprio quando pensi di averli sentiti tutti, ecco che ne arriva un altro in grado di attirare la tua attenzione. Spesso si parla di parole che sentiamo spesso, ma che non abbiamo mai particolarmente approfondito, come quello di cui voglia parlarvi oggi: Cardacìa. Quante volte lo avete pronunciato? Se siete siciliani, sicuramente tante. Si può dire che ci troviamo di fronte a una di quelle parole siciliane impossibili da tradurre in italiano. Non fraintendeteci: è ovvio che una traduzione si può trovare, ma non basterebbe una sola parola, perché dovremmo esprimere tutto un concetto. A questo bisogna anche aggiungere il fatto che, detta in siciliano, suona molto meglio. Volete sapere cosa significa? Ve lo diciamo subito.
Volendo darne una definizione molto facile, la cardacìa è una sensazione di apprensione e ansia, una sorta di dolore localizzato nel petto. Chi avverte quella sensazione si sente agitato e insofferenti, quindi può anche diventare insistente. Questa parola siciliana è anche polivalente: è vero che si può avere ‘a cardacìa ma si può anche essere na caddacìa. Pensate, ad esempio, a un bambino che fai capricci e insiste per avere qualcosa: è una perfetta rappresentazione di questo stato fisico (o dell’animo). Che ci sia una parola ad hoc per descrivere questa sensazione, non deve stupirci. Lo sappiamo che il temperamento dei siciliani non è sempre calmo e tranquillo, quindi è normale che si trovino a fronteggiare un po’ di agitazione ogni tanto. Detto questo, è molto interessante capire da dove proviene: ecco qualche curiosità in più.
Il termine ha un’origine molto antica, cosa che spesso riscontriamo quando parliamo di parole siciliane tradizionali. Tutto ha origine, infatti, con l’aggettivo in greco kardiakòs. Proprio questo aggettivo ha dato origine alla forma sostantivata kardiakìa, cioè “malattia del cuore”. Potrebbe esserci stata una commistione con il latino carduus, che è anche sinonimo di molestia o tedio. Visto quanto è interessante conoscere più da vicino i significati dei termini siciliani? Da quell’originale kardiakòs, siamo arrivati alla cardacìa che, ancora oggi, è tanto cara a noi siciliani.