Il Carduus è un genere di pianta spermatofite dicotiledoni appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Noi siciliani lo chiamiamo comunemente “cardu” (che al plurale fa “carduna”). Il resto dell'Italia lo conosce come cardo.
I cardi si presentano con un aspetto erbaceo annuale o perenne.
Sono mediamente alti e presentano molte spine.
I loro fiori richiamano alla mente delle similitudini con il carciofo.
Secondo vecchie leggende il fiore del cardo viene associato al pastore siciliano Dafne, la cui morte sconvolse tanto i “cieli” (le divinità dell'epoca) che la Terra, colma di dolore, fece nascere dal suo ventre una pianta piena di spine: il cardo, appunto.
Come vengono consumati i cardi?
Una ricetta tipica siciliana è quella dei “cardi fritti alla pastella” o “sfingi di carduna”. In famiglia (Palermo) con il termine carduna intendiamo proprio la preparazione in pastella.
Ma vediamo la ricetta che solitamente prevede un impasto di farina e lievito all'interno del quale ammollare la verdura (non di rado si usano anche le cimette dei broccoli o spicchi di carciofi).
INGREDIENTI PASTELLA
1 chilo farina 00;
25 grammi di lievito di birra;
2 cucchiaini di zucchero;
2 cucchiaini di sale (circa 20 grammi);
650 cc di acqua;
INGREDIENTI PER I CARDI
1,5 kg di cardi;
30 grammi di farina 00;
Sale q.b.;
½ limone spremuto;
PROCEDIMENTO
Sciogliete il lievito in poca acqua tiepida e zucchero.
Aggiungete il tutto alla farina e poi impastate energicamente.
Quando la pasta sarà ben amalgamata, aggiungete il sale e continuate ad impastare fino ad avere tra le mani un composto liscio e perfettamente omogeneo.
E' quindi la volta della lievitazione.
Lasciate l'impasto a lievitare in un luogo tiepido. Se volete potete coprire la pasta con una coperta che non ne soffochi l'aumento di volume. Diciamo che il volume dovrebbe raddoppiare.
Nel frattempo lavate per bene i cardi e privateli dei filamenti.
Metteteli a cuocere in una pentola a pressione assieme a dell'acqua corrente, alla farina sciolta in poca acqua ed uno spruzzo di limone.
Aggiungete anche un pochino di sale (a vostro piacimento) e fate cuocere per circa 30 minuti.
Nota. Non dimenticate di aggiungere la farina. Serve per togliere il sapore amaro tipico dei cardi. Inoltre attenti alla cottura. Il tempo da me indicato è un valore approssimativo perchè molto dipende dalla qualità e tenerezza della verdura.
Quando i cardi saranno pronti, scolateli ed asciugateli per bene e quindi passateli nella pastella lievitata. Inzuppateli proprio e poi mettete il tutto a friggere in abbondante olio caldo.
Il risultato sarà veramente godereccio.
Autore | Viola Dante;
Foto di Giuseppe Romano