Si è spenta una delle più grandi ballerine al mondo.
- Carla Fracci ha avuto un rapporto intenso con la Sicilia.
- Per tanti anni è stata protagonista al Teatro Massimo di Palermo, ma non solo.
- Ecco cosa l’ha legata alla nostra terra.
È morta a 84 anni Carla Fracci, regina della danza italiana. La grande ètoile della Scala è stata una della ballerine più importanti al mondo. Nata nel 1936 a Milano, ha costruito nel capoluogo lombardo la parte centrale della sua carriera artistica. Ha girato il mondo, esibendosi nei più grandi teatri e la sua arte l’ha portata spesso in Sicilia. Non tutti lo sanno, ma ha collaborato a lungo con il Teatro Massimo di Palermo. Per oltre un ventennio, infatti ha collaborato con il direttore artistico Girolamo Arrigo realizzando insieme al marito, il regista Beppe Menegatti, suo mentore, grandi spettacoli. Uno dei suoi balletti più importanti, in anteprima mondiale a Palermo, fu dedicato ai Vespri Siciliani, con la musica di Giuseppe Verdi. Interpretò anche Franca Florio ma, per tutti, rimarrà l’iconica Giselle. Il legame di Carla Fracci con la Sicilia non si esaurì così.
Carla Fracci e il legame con la Sicilia
Nel 1988 Carla Fracci realizzò uno spot per sostenere le Cure Palliative, come ha ricordato Giorgio Trizzino, ex direttore sanitario dell’ospedale “Di Cristina” di Palermo: «Era durante le prove di un balletto al Teatro Politeama – ha raccontato Trizzino -. Suo marito Beppe Menegatti volle curare la regia del video. Entrambi costruirono in poche ore questo spot, con slancio sincero e grande partecipazione emotiva». Dal Teatro Massimo di Palermo sono arrivate parole cariche di affetto e stima, in ricordo dell’ètoile: «Sono tantissimi i ricordi meravigliosi legati alla presenza di Carla Fracci in questo teatro a cui era particolarmente legata. Abbiamo un grande debito di riconoscenza nei suoi confronti. Ma credo che tutto il mondo della danza lo abbia: una donna e una professionista che ha speso tutta la sua vita in difesa della danza che ha avuto in lei una protagonista di battaglie importanti in difesa dei Corpi di ballo dei Teatri», ha detto il sovrintendente Francesco Giambrone.
Davide Bombana, direttore del Corpo di Ballo del Teatro Massimo, ha aggiunto: «Con la scomparsa di Carla Fracci si chiude un’era, un’epoca. Una delle nostre più grandi artiste ci ha lasciato. Ci mancherà la sua luce, il suo sorriso, il suo carisma. Per generazioni di danzatori è stata un punto di riferimento, una grande ispirazione, un enorme esempio, seppur irraggiungibile, da seguire. Le siamo grati per le sue magnifiche interpretazioni che, immortali ed intramontabili, rimarranno nel nostro cuore come un segno incomparabile di grandezza artistica». Foto: Misia22442 – CC Attribution-Share Alike 4.0 International.