È tutto pronto per l’edizione 2019 del Carnevale Corleonese, con carri, maschere e sfilate di cavalieri per le vie della città. Appuntamento dal 23 febbraio ai 5 marzo, con tanti eventi. Tradizionale figura è quella del Riavulicchiu, che balla, saltella, tintinna, fugge e ritorna, solo o a branchi: è lui il padrone del carnevale di Corleone, in provincia di Palermo.
Il diavolo è vestito di rosso e nero, con le corna, la coda, la frusta e centinaia di sonagli (ciancianeddi). La sua figura è ricollegata ai timori da sempre nutriti per le cattive annate, quando il diavolo ci mette la coda.
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Così la cerimonia utilizza il sorriso come fonte di esorcismo, nell’attesa di consegnare incubi e diavoli al fuoco purificatore. Con il carnevale è nato il trofeo dei quartieri, che prevede la consegna di un premio al carro o al gruppo mascherato più bello e pieno di fantasia.
E infine, la lettura del testamento “ru nannu ri Carnevali”, simpatico nonnetto, che al termine della lettura del suo testamento, viene bruciato per indicare la fine del Carnevale, mentre tutte le maschere gli ballano attorno.
Il martedì di carnevale si svolge l’inseguimento del porcu frisatu, un porcellino che viene lasciato libero per essere poi catturato nello spazio alberato dei giardini pubblici. Il Carnevale Corleonese si conclude con il ballo in maschera nella piazza prospicente il Municipio, mentre il “rituale del nannu”, dalla lettura del testamento sino al rogo, viene eseguito con grandissima partecipazione di cittadini e di turisti.