Storia del Carnevale in Sicilia: origini e curiosità.
- In Sicilia i festeggiamenti per il Carnevale sono molto antichi.
- Un tempo duravano anche più di un mese: iniziavano subito dopo l’Epifania e conducevano alla Quaresima.
- Dopo il terremoto del 1693, la durata venne ridotta. Ecco come siamo giunti ai giorni nostri.
La festa del Carnevale è un momento di grandi festeggiamenti, di sfarzi e celebrazioni colorate. Nel 2021 mancheranno tanti appuntamenti tradizionali, ma conoscere le origini del Carnevale Siciliano è sempre interessante. Da sempre, questa festività viene intesa come momento di spensieratezza, da vivere con travestimenti e accompagnare con ricette tipiche. Siamo certi del fatto che i più affezionati sapranno trovare il modo di celebrare, nel loro cuore, questa festività. Fatta questa piccolissima, ma doverosa, precisazione, scopriamo insieme un bel po’ di fatti sul Carnevale in Sicilia. Sappiate, anzitutto, che anticamente i festeggiamenti duravano anche più di un mese! Iniziavano subito dopo l’Epifania, conducendo alla Quaresima. Dopo il terremoto del 1693, il tempo dedicato ai festeggiamenti venne ridotto e attualmente durano circa una settimana.
Origine del Carnevale siciliano
Il termine Carnevale deriva da “Carnem Levare”, in riferimento al divieto ecclesiastico di consumare carne nel periodo di Quaresima. Questa festa ha origini antichissime e richiama i Saturnali latini e alcuni festeggiamenti greci a sfondo dionisiaco. Le prime notizie storiche certe sul Carnevale Siciliano risalgono al 1600 e si localizzano nella città di Palermo. La città diventava teatro di costumi barocchi e commedie rappresentate in piazza. Tra queste, ricordiamo, l’Atto di Castello (cui si riconduce la pantomima del Mastro di Campo di Mezzojuso). Immancabili erano le “carrozzate”, cioè sfilate delle carrozze patronali. I teatri cittadini diventavano sede di balli in maschera. Nel 1800 il Carnevale palermitano raggiunse il culmine e vi partecipavano sia nobili che popolo. Nel 1802 alla festa popolare partecipò addirittura re Ferdinando di Borbone.
Maschere di Carnevale Siciliane
Le maschere di Carnevale siciliane del passato sono tante. Tra queste vanno sicuramente ricordate quelle dei “Jardinara” e dei “Varca”, famose soprattutto nella provincia di Palermo, così come quelle dei “briganti” e quella del “cavallacciu”, più conosciute nel Catanese. Ancora, tra le maschere tipiche possiamo ricordare quelle che richiamano le diverse classi sociali. Ci sono, così, “dutturi”, “baruni” e “abbati”. Cambiando genere, poi, abbiamo la maschera della “Vecchia di li fusa”, nella contea di Modica; rimanendo in zona ci sono anche gli “Nzunzieddu“, con il viso sporco di fumo e terra rossa.
Le tradizioni
Gran parte dei festeggiamenti passa dalla tavola (qui trovate tutte le ricette dei dolci), ma ci sono anche altre usanze, come quella di raccontare indovinelli in dialetto, oggi caduta un po’ in disuso. L’abitudine di festeggiare il Carnevale in Sicilia rimane sempre molto viva. Gli eventi organizzati in concomitanza della festa sono tanti e tra le città che mantengono la tradizione ricordiamo Palermo, Sciacca, Acireale, Misterbianco, Paternò, Belpasso, Bronte, Mezzojuso, Termini Imerese, Palazzolo Acreide, Taormina, Novara di Sicilia, Chiaramonte Gulfi, Francavilla di Sicilia, Corleone.
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