Dopo oltre 30 anni di attività, la gelateria Anni 20 di Bagheria (Palermo) ha rischiato di chiudere a causa del caro bollette, lasciando senza lavoro 52 dipendenti. Adesso i titolari vedono più speranza: per il momento le saracinesche rimangono aperte, “La situazione potrebbe migliorare a breve”, spiegano.
Circa un mese fa il grido d’aiuto di Pietro Gagliano che, insieme al fratello, è titolare della storica attività di Bagheria. Una bolletta salatissima ha messo a rischio il locale, punto di riferimento per tanti clienti, aperto da oltre 30 anni, e il lavoro di 52 dipendenti. Lo scorso mese di agosto il postino ha recapitato una bolletta di 78mila euro per i costi dell’energia.
Adesso, parlando al Giornale di Sicilia, Gagliano spiega di avere più speranze: “La bolletta di settembre è un po’ diminuita. Da 78 mila euro siamo passati a 55 mila. È comunque triplicata rispetto al 2021 ed è inferiore ai mesi scorsi anche grazie al risparmio di energia che abbiamo portato avanti”.
“È vero – aggiunge – un mese fa ero disperato e minacciavo di chiudere, ma adesso intravedo qualcosa di positivo. Vedo che si parla di aiuti da parte del Governo che si è appena formato e segnali dall’Europa che sembra intenzionata a fermare le speculazioni”. Al momento i titolari stanno utilizzando i propri risparmi per tenere aperta la struttura e salvaguardare i dipendenti.
“Sto utilizzando le mie risorse per andare avanti – spiega il titolare di Anni 20 -. Voglio cercare di andare avanti. Non è positivo chiudere il locale e ho il problema dei dipendenti. La cassa integrazione, tra l’altro, sarebbe straordinaria e non ordinaria. E quindi dovrei pagare ugualmente i lavoratori. E se dovessi decidere di licenziarli ci sarebbero costi non indifferenti”.
“Mi sono aggrappato alla speranza, confidando nel fatto che la situazione potrebbe migliorare a breve. Ufficialmente non è arrivata notizia di aiuti ma se ne parla. Passerò le feste natalizie, poi valuterò cosa fare. Ma, lo ripeto, ho buoni presentimenti”, conclude.
Per affrontare il caro bollette, nel frattempo, un nutrito gruppo di imprenditori della provincia di Palermo ha creato un gruppo WhatsApp per confrontarsi e confortarsi. Prossimamente i commercianti scenderanno ancora in piazza, in un sit-in organizzato da Confartigianato.