La carota novella di Ispica Igp è un prodotto unico nel suo genere, che racconta i profumi e i sapori della Sicilia. Le sue origini risalgono agli anni Cinquanta, come documentato da un articolo dell’agronomo Giuseppe Di Pietro. Da allora, la sua coltivazione si è estesa, comprendendo anche altri comuni delle province di Ragusa, Siracusa, Catania e Caltanissetta.
In particolare, alcuni imprenditori agricoli olandesi individuarono, nella fascia costiera delle province di Siracusa e Ragusa, una zona ideale per “controstagionalizzare” il prodotto: le carote, infatti, vengono seminate nel Nord Europa all’inizio della primavera, per essere raccolte in autunno; il ciclo della carota di Ispica inizia proprio con la semina autunnale, prosegue con la coltivazione invernale e si conclude in primavera, con la raccolta.
Il regolamento che ha inserito la carota novella di Ispica nel registro ufficiale europeo dei prodotti a Indicazione Geografica Protetta (Igp), è entrato in vigore nel 2011.
Ha una forma cilindro-conica, un colore uniforme e vivace, una polpa tenera e un cuore poco fibroso. L’unione di clima e terreno le conferiscono una conformazione più regolare e un’ottimizzazione dei contenuti in zuccheri, vitamine e sali minerali.
La carota siciliana ha un buon contenuto in lucidi, beta-carotene e sali minerali. Le varietà coltivate sono Exelso, Dordogne, Nancò, Concerto, Romance, Naval, Chambor e Selene.
A renderla unica sono alcune, particolari, caratteristiche: precocità di maturazione, colore arancio intenso, profumo deciso, sapore e croccantezza. Grazie alla sua tendenza dolce, può benissimo essere utilizzata in pasticceria.
Si abbina bene ai formaggi stagionati, rende bene come guazzetto per le triglie o come salsa per il coniglio. Ovviamente è ottima anche a crudo, ripassata in padella, in insalata o cotta in purea.